«Al cinema capiamo gli altri, il mondo, le cose. Ci si innamora...»
Sul cinema
Un'arte della complessità
di Edgar Morin
Raffaello Cortina Editore
"Nelle ricerche sul cinema – scrive l'autore – ho tentato di estendere il tipo di indagine condotta nei miei libri sulla complessità del mondo e dell'essere umano"
Ma come può il progenitore dei media audiovisivi alimentare una simile esplorazione?
...il lavoro di Luigi Ravasio si distingue per uno straordinario magistero “artigianale”: i volteggi dei suoi “nastri” librati nel campo rarefatto del dipinto, lungi dall’essere originati dalle ardite esplorazioni spaziali di forme geometriche create dal computer con programmi di progettazione numerica o vettoriale, sorgono da rigorosissimi calcoli prospettici consegnati con puntigliosi disegni a matita, e dal tradizionale impiego della pittura a olio, stesa in campiture nitide e brillanti.
Le parole sono testimonianza. Specialmente attraverso i libri, le parole sono memoria e testimoni del tempo. Cambiano, maturano, mostrano le rughe, le imperfezioni.
“La bellezza che coinvolge Primavera è soprattutto quella della natura e del paesaggio…” ma soprattutto è la bellezza del corpo femminile: pose eleganti e leggiadre in parallelo con le espressioni scultore del passato, in un a specie di gara a rappresentare l’essenza dell’autenticità.
Nella storia della nostra letteratura, la "Commedia" di Dante chiude il vivacissimo secolo delle "origini" con una costruzione poetica di grandiosità mai più eguagliata.
...scrittori giovanissimi manifestano racconti con vaste venature filosofiche/esistenziali aperte all'esperienza sociale; è il caso della scrittrice Chiara Maggi, ventenne, della quale abbiamo scelto, tra i molti giunti in redazione, il suo recente lavoro: "Occhi di Perla", che riteniamo offra una testimonianza sulla capacità di narrare e trasmettere valori significativi per il nostro tempo. l'abbiamo intervistata.
Tutto era pronto. Stavo per telefonare all'Agenzia “Riccardo Gay” perché mi mandasse la mia modella preferita, Sara, quando squillò il campanello.
Era Federica, la ragazza cui avevo scattato delle foto per aiutarla a preparare il suo composit: veniva a ringraziarmi e a dirmi che aveva iniziato a lavorare con successo per vari fotografi. Mi trovai così di fronte alla donna ideale. Corpo perfetto, capelli perfetti per l'immagine che avevo in mente.
Dimmi un poco tu, mio lettore, se sei d'accordo.
Alla luce di quello che in questi ultimi anni è successo, tra catastrofi ambientali, emergenze climatiche dovute al riscaldamento globale, crisi economica e l’emergenza pandemica dovuta al Covid 19, è davvero giunto il momento di operare un’inversione di rotta in direzione di un’ecologia integrale che sia sostenuta da uno sguardo d’amore e consenta di entrare «in comunione» con la Natura e l’ambiente.
Mi hanno chiesto di produrre una foto che avesse come tema “le mele”. E basta.
Non fu un compito facile dal punto di vista concettuale, per me a cui non piacevano le mele ma preferivo di gran lunga le pere. E soprattutto mi piaceva molto fotografare persone, e donne nude.
Mele, serpenti, donne. Spendere poco.
Ho scelto la via più difficile per me: niente serpenti, niente donne. O quasi.
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