Pellegrini
di Dante Fasciolo
Giornalista, scrittore, autore-regista cine-televisivo. Esperienza pluridecennale a Rai Uno. Ha pubblicato libri di testimonianze, saggi, esperienze e collane di volumi d’arte. Collaboratore di alcuni quotidiani nazionali, ha diretto agenzie stampa e testate di vario tipo. Si occupa di Ambiente, natura, Spiritualità, Arte, fotografia. Dirige il settimanale online papale-papale.it (dantefasciolo@gmail.com).
certamente la più antica tra tutte quelle collocate tra li Monte Catria e il Monte Cucco è anche quella che fu fondata più in alto di tutte

La valle dell’Acquarella è un complesso di notevole interesse paesaggistico, naturalistico e storico posto sopra l’abitato di Albacina, che si può raggiungere con un sentiero molto suggestivo.

La Certosa è immersa in un magnifico querceto a 825 metri di altitudine e a 6 chilometri dal centro abitato di Collepardo. Fondata nel 1204 da Papa Innocenzo III, fu affidata ai monaci certosini, che l’hanno gestita fino al 1947, quando è passata alla Congregazione dei Cistercensi dell’Abbazia di Casamari.

Con il sorriso di sempre, s’affaccia da protagonista, per annunciare ed introdurci nel panorama variegato della sua produzione pittorica.

Il Monte Lussari oltre alle bellezze naturali che lo caratterizzano, deve la sua fama soprattutto al suo Santuario amato e visitato dai popoli dei tre confini che lo circondano: sloveno, austriaco e italiano.

E' il monastero più alto d'Europa (1.335 metri) ed è uno dei monasteri più importanti del Tirolo storico.

Grande interesse ha suscitato la mostra “Sweet Death” (Premio Internazionale della Stampa) allestita presso il Padiglione Guademalteco, ispirata dalle coloratissime e variopinte tombe del cimitero di Chichicastenango, eco di lontani riti maya, “Dolce Morte” appunto, laddove le decorazioni cromatiche servivano per illuminare e dimenticare la visione buia e tetra della morte.

L’Eremo di San Girolamo circondato dal verde del Monte Fogliano, si trova nel bel mezzo della Riserva del Lago di Vico. Alberi e acqua i due elementi dai quali gli eremiti non hanno mai voluto privarsi.

Nel punto dove, fra il verde chiaro degli ulivi e quello più cupo dei cipressi, biancheggia il Santuario e dove il monte sembra protendersi sul lago quasi a contemplarne la severa bellezza,

I "Parchi dello Spirito" così come le "Oasi dello Spirito", nasceranno dove uno o più luoghi testimoni di spiritualità, storia, espressioni artistiche, hanno convissuto e convivono ancora con aspetti naturalistici e d'ambiente.