Storia, Arte e Spiritualità nei luoghi del Perdono
Città de L'Aquila
Basilica di Collemaggio
di Dante Fasciolo
La Basilica di Santa Maria di Collemaggio fu fatta edificare per volontà di Pietro Angelerio da Morrone e nella stessa l'eremita ricevette le insegne papali nel 1294.
Le immagini utilizzate risalgono ad un tempo precedente il 6 aprile 2009, quando il terremoto devastò la città dell'Aquila e spazzò via la cupola della Basilica. E nonostante fosse ancor profondamente mortificata nelle strutture riaprì i battenti il 29 agosto del 2009 a pochi mesi dal sisma. Gioiello dell'architettura medievale, la Basilica di Collemaggio ha alle sue spalle una storia secolare, indissolubilmente legata al suo Papa.
1275:un povero eremita benedettino di nome Pietro detto del Morrone, sta tornando da Lione dove è andato a far approvare la fondazione di un nuovo Ordine monastico, quello dei Fratelli dello Spirito Santo. Decide di fare sosta nei pressi de L’Aquila (cittadina che secondo tradizione stava vedendo le prime mosse,e che si trovava allora sotto il regno di Napoli, degli svevi Hohenstaufen prima e degli Angioini poi) e sogna che la Vergine gli appaia, dicendogli di costruire una chiesa in suo onore. Nonostante sia appunto strano che una città che sta per nascere decida di realizzare un simile grandioso progetto, esso prende il via: nasce Santa Maria di Collemaggio, consacrata nel 1288.
Circa vent’anni dopo, proprio quell’eremita verrà qui incoronato papa, con il nome di Celestino V, mentre il monastero annesso è ancora in fase di costruzione. Dopo pochi mesi di mandato, avvenne qualcosa:il papa restituì le insegne pontificie e rinunciò alla carica, desideroso di tornare a fare l’eremita. Ma si illudeva: non gli sarebbe stato mai più permesso.
Passerà alla storia come il 'papa del gran rifiuto', lasciando l'apparato ecclesiastico sgomento e probabilmente furibondo.Sentendosi braccato, visse i seguenti sei mesi nascondendosi, tentando di sottrarsi al suo destino, riparando prima in Puglia, sul Gargano, poi tentò di raggiungere Rodi, in Grecia, ma la nave naufragò. In una località ancora non identificata, a quindici miglia da Rodi e cinque miglia da Vieste, venne catturato nove giorni dopo dagli emissari del suo potente successore, Bonifacio VIII, appartenente al casato dei Caetani(o Gaetani).
Si dice che Pietro venisse aiutato a nascondersi dai Templari,con i quali è ipotizzabile fosse molto probabilmente venuto in contatto da tempo, in qualche loro monastero, e l'intenzione di riparare a Rodi potrebbe far capire che esisteva una rete ben collegata disposta ad aiutarlo e proteggerlo.
Qualcosa andò storto; in seguito fu tenuto in una sorta di diplomatica prigionia, nel castello di Fumone (FR) presso Anagni perchè espiasse qualsiasi forma di vanità (operazione orchestrata dal suo potente successore, che ufficialmente intendeva proteggerlo da chi volesse approfittare della sua condizione e strumentalizzarla), sorvegliato nei suoi movimenti e, forse, eliminato (fu rinvenuta un' enigmatica impronta rettangolare di cinque millimetri per nove nel suo cranio, che ha fatto ipotizzare la penetrazione di un oggetto a forma di chiodo, per circa cinque centimetri, ma le cui circostanze e conseguenze sono ancora sconosciute).
Morì il 19 maggio 1296. Dopo aver tentato di cancellarne quasi la memoria, venne santificato (come eremita Pietro non come Celestino V). Misteriosamente fu rapidissima la sua pratica di canonizzazione e fu dichiarato Santo pochi anni dopo la sua dipartita(1313), cosa alquanto curiosa, riabilitato da Clemente V, il papa del 'processo' ai Templari,che videro la soppressione del loro Ordine proprio in quel periodo (ufficialmente 1312).