Mamma
di Dante Fasciolo
Giornalista, scrittore, autore-regista cine-televisivo. Esperienza pluridecennale a Rai Uno. Ha pubblicato libri di testimonianze, saggi, esperienze e collane di volumi d’arte. Collaboratore di alcuni quotidiani nazionali, ha diretto agenzie stampa e testate di vario tipo. Si occupa di Ambiente, natura, Spiritualità , Arte, fotografia. Dirige il settimanale online papale-papale.it (dantefasciolo@gmail.com).
Gli uomini del nostro tempo ti hanno dedicato un giorno di festa, un inutile esorcismo per nascondere il male che hanno fatto e che faranno ancora.
Eri potente noce, ma colpi mortali ti hanno privato della vita e reso il tuo tronco esausto legno da ardere o usare. Fu provvidenziale trasformarti in patibolo, quel giorno in cui una ingiusta, infame condanna fu consumata.
L'assetto attuale dell'Abbazia è dovuto dal restauro diretto dall'architetto Rivani avvenuto tra il 1925 e il 1934. L'intento è stato quello di riportare il complesso allo stato originale, eliminando gli ammodernamenti avvenuti nel corso dei secoli, ritenuti posticci e non autentici.
Fondata nel V secolo, la chiesa mantiene ancor oggi l'assetto romanico, assunto in epoca matildinica. Il tempio presenta una facciata originale del XII secolo orientata a ovest.
Una ragione grande si impone:
Anna è cristiana e non può sposare un pagano;
ma tu, ardimentoso Vladimiro, giovane sovrano,
hai risorse per ogni ostacolo e non sarà questo a fermarti.
Decidi e agisci di conseguenza,
ti fai battezzare... e la forza piega la ragione.
Solo un gesto opportunistico? - Chissa! -
C’è un’atmosfera d’attesa ovunque, qualcuno penserà per noi, qualcosa forse accadrà come noi desideriamo che avvenga…
...penetra la vertigine dei nostri pensieri
lontani dal tuo Dio,
rigenera l’uomo perduto,
aiutaci a calcare le orme dei Magi in cammino...
Trasportati dai fenici, i tuoi semi hanno incontrato liti tra popoli, violenze e soprusi tra uomini… ma hanno conquistato Siria, Palestina, Egitto e l’italica Sicilia, ove commerciare prezioso olio in cambio di rame, argento e oro.
Il mondo globalizzato ha reso minute
le distanze, e ingigantito i pensieri,
ha moltiplicato la comunicazione,
ma ha reso ancor più arida
la solitudine dell’uomo moderno,
ha reso difficile la vita di ogni giorno,
ma ha lasciato aperta la porta della speranza.