
Animata da un profondo desiderio di scoperta, unito allo studio della botanica, Zora del Buono ha deciso di viaggiare per un anno intero tra l’Europa e l’America del Nord per visitare gli alberi secolari di quelle zone. Con la sua Rolleiflex analogica in borsa, ha reso omaggio a 14 esemplari straordinari, paragonabili a veri e propri individui dotati di personalità, raccontando aneddoti, suggestioni, storie cresciute insieme e attorno a loro nel corso del tempo.

Da varie ricerche, emerge che nell’immaginario degli stranieri l’Italia appare come un insieme ben articolato di borghi e città d’arte dove la storia è presente a ogni passo, dove si mangia bene e la gente accoglie il visitatore con una cultura millenaria dell’ospitalità.

100 e 100 volte questi sentieri sono stati la via di fuga e rifugio per i briganti inseguiti dagli eserciti papalini o quelli borbonici, che sempre, stanchi e beffati, desistevano e tornavano indietro a mani vuote. 100 chilometri, uno più uno meno, degli antichi inestricabili sentieri battuti con audacia dai briganti, sono oggi trasformati in un “cammino” che attraversa uno dei territori più suggestivi a cavallo tra gli odierni Abruzzo e Lazio.

Sei così da capo a piedi, di giorno e di notte, in estate e in inverno, e la tua barba nera cresce ogni giorno di più, perché sempre di più s’allontana il giorno di un’autoaccorciatina.

Nell’immaginario collettivo i borghi stanno diventando sempre più i luoghi dell’Altrove in cui, ad esempio, ci si può finalmente dedicare, anche in modo inconsapevole, alla “perdita di tempo”: dove, cioè, il tempo passa in libertà, senza l’ossessione della produzione, della connettività, della presenza.

Proseguendo, giungeremo al monumentale Ninfeo di Egeria, ritratto già a partire dall’epoca rinascimentale, dedicato alla Ninfa omonima, che ispirava le leggi religiose al secondo Re di Roma, Numa Pompilio. Ora possiamo solo immaginare lo sfarzo dei marmi che lo arricchivano e la suggestione che creava, ma l’imponenza dei suoi resti ancora colpisce per la monumentalità, riflesso dell’importanza che il luogo ha rivestito per secoli.

“La filosofia del camminare per conoscere e immergersi nel territorio, trova nella tratta molisana la massima espressione. Si attraversano strade bimillenarie, importanti per conoscere la storia, la cultura e l’economia di queste terre. Per esempio il tratturo passava per l’antica Saepinum e tutt’ora attraversa questo antico parco archeologico”.
Stare alla finestra non significa rimanere solo a guardare... Raccontiamo le Terre Alte per immagini al tempo del #Covid19.

Se nel mondo esistono circa 10.000 specie d’uccelli, più di 800 possono essere osservate in Europa. Questa guida presenta tutte le specie di uccelli osservate in Europa, illustrate con foto e didascalie, che permettono al solo colpo d'occhio di individuare i principali criteri per l'identificazione.

“La fantasia è la facoltà più libera delle altre, essa infatti può anche non tener conto della realizzabilità o del funzionamento di ciò che ha pensato. È libera di pensare qualunque cosa, anche la più assurda, incredibile, impossibile. L’invenzione usa la stessa tecnica della fantasia, cioè la relazione fra ciò che si conosce, ma finalizzandola a un uso pratico”. scriveva Bruno Munari .

In un’epoca di ritmi frenetici, di ansia, di immigrazioni, di sconvolgimenti sociali e finanziarie come quella che stiamo vivendo, di eccezionale e inaspettata pandemia parlare di arte, di speranza e di edificazione grazie alle potenzialità individuali e collettive e un nostro dovere e un nostro piacere.

Vicino al S.Spirito, aspettando - Gli orari di visita sono tassativi, io arrivo sempre in anticipo e allora mi aggiro guardandomi intorno. Sul Ponte Sant'Angelo c'è tanta gente, sulle mura del Castello si apre una porta di luce , sembra un lume che attiri nel buio falene turistiche. I lampioni del ponte creano giochi di luce sul pavimento lucido di pioggia.

Al Mart, esposti per la prima volta, preziosi albi illustrati provenienti dall'archivio personale di Zannier delineano l'evoluzione dell'immagine riprodotta dalle origini a oggi: dalla pre-fotografia, con volumi del XVI secolo, all'archeologia fotografica, tra incisioni e dagherrotipi, si giunge alle sperimentazioni contemporanee.

Per conoscere uomini e luoghi occorre viaggiare e portare con se, irrinunciabile, la macchina fotografica. L’enorme ex lago Aral prosciugato, scandaloso per lo scempio ecologico causato dall’uomo, oggi è diventato un area di deserto di oltre 300 chilometri di diametro. Anche questo, nel suo squallore è però una delizia fotografica tutta da scoprire ed ha un fascino fotografico assolutamente unico con i relitti di intere flotte navali che giacciono sul fondo ormai prosciugato.

uno spaccato inedito del paese di Bellosguardo - un paesino di 800 abitanti dell'entroterra salernitano sulle colline che chiudono la baia di Paestum per espandersi al resto dei comuni del Parco Nazionale del Cilento - e si pone come progetto di salvaguardia e conservazione delle immagini storiche oltre che di conoscenza e nuova documentazione del territorio

Primo in Italia, il Museo di Geografia del Dipartimento di Scienze storiche, geografiche e dell’Antichità è il dodicesimo museo universitario padovano. Unico nel suo genere, mira ad accompagnare il visitatore nella riscoperta del fascino e della forza della geografia, disciplina da sempre animata dal desiderio di conoscenza del mondo attraverso il continuo confronto tra metodi delle scienze naturali e delle scienze sociali.

Kromìa è lieta di ritrovarvi col nuovo anno, augurandovi un tuffo in un ottimo inizio e presentandovi le sue ultime acquisizioni autori: Mauro Cangemi e Giuliano Montieri. Inoltre, vi segnaliamo che - dopo Ischia nel 2019 - è arrivato alla Galleria Mediterranea di Napoli il poetico e intenso progetto Apparizioni di Gigi Viglione.

I Topossa (o toposa o Tapossa) sono un gruppo etnico del Sud Sudan che vive nella regione del Grander Kapoeta dell’ex stato dell’equatoria orientale.
I Giur sono poco più di 100.000 persone. Sono divisi geograficamente in 2 gruppi distinti, vale a dire: Beli e Modo.
Gli Ndogo formano un piccolo ma dominante gruppo dei gruppi Fertit, secondo diversi resoconti.

La mostra presenta luoghi di misteriosa metafisicità , città sovraffollate, ma prive di persone, sospese nel tempo, quasi a sottolineare la solitudine esistenziale. Strade ed angoli dove vige quel conflitto continuo tra il man-made e la natura, una convivenza difficile e spesso comica. Oggetti ricorrenti nel lavoro di Tatge sono i muri, le barriere, i recinti, le staccionate. Visioni che ci toccano oggi con significati ancora più profondi ed attuali.

Francesco, nove anni e una grande passione per l’arte, e la sua sorellina Maria, cinque anni, da una cittadina di provincia arrivano a Roma in gita con la mamma. Quando un problema li costringe a rimettersi in viaggio per tornare a casa prima del tempo, il bambino decide di scappare dalla madre e la sorellina lo segue.