Intangib(i)le

Se l’esperienza del mondo si gioca sempre più sulla dimensione tra reale e virtuale, la memoria collettiva ha trovato nuovi modi di esistere e di raccontarsi. È in questo spazio ibrido, territorio e rete, che nasce intangib(i)le...

Se l’esperienza del mondo si gioca sempre più sulla dimensione tra reale e virtuale, la memoria collettiva ha trovato nuovi modi di esistere e di raccontarsi. È in questo spazio ibrido, territorio e rete, che nasce intangib(i)le...

Nato nel sud del Benin, si fonda su un patto tra uomo e divinità, scandito dal ritmo dei tamburi e dalla danza. Un viaggio tra possessioni rituali, simboli sacri e memorie dell’Africa più profonda.

Al via il progetto Borgo-Schola Italica con i primi campus glocali permanenti a Carapelle Calvisio e sull’altopiano di Navelli (AQ) in Abruzzo, prima regione pilota selezionata insieme a Calabria e Lombardia***.

forma e armonia agli elementi che individua e contrappone in maniera opposta nella costruzione dell'immagine, della sua idea e del soggetto che vuole rappresentare.

A Roma ti senti di vivere in tutte le epoche...percepisci i gladiatori accanto a te quando ti trovi al Colosseo, immagini la presenza di paggi e dame quanto sei a piazza Navona, ti senti in mezzo ai santi quando vai a San Pietro in Vaticano e come dimenticare le atmosfere che ti avvolgono con i colori dorati dei suoi tramonti che si posano sui monumenti e i suoi incomparabili pini...

Un percorso, attraverso diversi livelli visivi e gradi di coinvolgimento, nella guerra. Così come nella resistenza etica di chi vi si oppone, praticando la disobbedienza civile, protestando pubblicamente, rivendicando disarmo e solidarietà.

Con le loro opere, Stefano Benazzo e Tonino Maurizi guardano al presente e lo ricollocano nel motore della storia, raffigurando le incertezze e le speranze di un’umanità mai sola nel suo desiderare

Nella rubrica Viaggi straordinari di exibart artisti e curatori raccontano esperienze fuori dal comune che li hanno portati a riflettere in modo inedito sul mondo e su se stessi. Una mappatura per vedere con occhi nuovi luoghi, ricerche, ispirazioni.

Il ruggito delle cascate di Ekom Nkam scuote la foresta pluviale che avvolge l’imponente gola, profonda più di 80 metri, in uno scenario mozzafiato. Siamo nei pressi di Nkongsamba, località nella parte sud-occidentale della Repubblica del Camerun, una regione di una bellezza incontaminata

La Costiera Amalfitana diventa cassa di risonanza dei linguaggi della contemporaneità con Echoing... quattro sound artist internazionali a immergersi nei suoni invernali di questo territorio iconico, vibrante di suggestioni naturalistiche, storiche e mitologiche.

All’interno di uno tra i più bei parchi della città, quello dell’Appia antica, una porta del tempo ci farà tornare al tempo degli antichi romani.Una cava Romana per estrarre tutto il materiale da costruzione, si sviluppa nel sottosuolo per oltre 5 miglia.

La 44ma edizione del LOBA – Leica Oskar Barnack Award ha premiato Davide Monteleone e Maria Guțu. In un panorama segnato da urgenze ambientali e umane, i due autori si sono distinti per la profondità e l’intensità dei loro racconti visivi, capaci di interrogare il mondo con uno sguardo personale e riflessivo.

Scatti, quasi tutti, che si possono definire senza dubbio iconici. Anche perché le foto di Mulas non sono mai solo documento, una semplice registrazione di un dato: ma il risultato di “un’operazione conoscitiva” come amava ripetere, da teorico e sperimentatore del mezzo fotografico quale è stato per tutta la vita.

Sebbene alcuni Paesi abbiano compiuto progressi significativi nella trasformazione economica, il punteggio medio dell’indice di trasformazione rimane basso, ovvero pari a 30,3 su 100, con un gap crescente rispetto alle economie asiatiche e dell’America Latina.

Dalle sculture di capelli e dalla fotografia è passata al dipinto e ai mixage, fino ad approdare al cinema. Nel 2019 ha partecipato al film Night of the Kings, diretto da Philippe Lacôte, mentre nel 2023 ha recitato nel lungometraggio di Giacomo Abruzzese Disco Boy, Orso d’argento al Festival internazionale del cinema di Berlino.

...circa 90 minuti in cui l’ombra della Luna ha attraversato le terre abitate, senza guardare a confini, etnie o differenze sociali e politiche: un applauso del genere umano alla Natura e al proprio essere tutti egualmente parti di essa.

...la BBFmantova quest’anno ha individuato un titolo “Private”, che racchiude in sé vari significati intriganti quanto attuali.
Il soggetto proposto è dunque aperto a tutti i linguaggi della fotografia e viene declinato in differenti accezioni.

Alla scoperta dell’architettura krio degli edifici di Freetown, retaggi della storia unica di questa città, potenti simboli di libertà. Pareti e pavimenti fatti di assi di legno, alti abbaini, grandi verande, ampie finestre: sono le case krio tipiche della capitale della Sierra Leone.

...collisioni fra stelle di neutroni come quelle ipotizzate per spiegare l’origine di questo sistema potrebbero costituire ulteriori eventi, rari ma di grande interesse, per telescopi per onde gravitazionali come Virgo, Ligo e il futuro Einstein Telescope.

C’è, in questa coreografia che pulsa di battiti interiori, di afflato condiviso, un segno umanissimo di corpi che respirano all’unisono, che si ascoltano, si distinguono e si contagiano nei gesti gioiosi e in quelli tormentati, nel ritmo che s’alza tra terra e cielo, nel moto circolare e sciolto di danze liberatorie.

Negli ultimi anni la fotografia ha avuto la consacrazione che si attendeva da tempo. Dopo un lungo dibattito nel quale si discuteva se la fotografia fosse o meno da considerare un’arte, finalmente già da qualche anno il verdetto è definitivo: Sì, la fotografia è un’arte.

Si tratta dell’esito di un lavoro di ricerca durato otto anni, nel quale si è cercato di ricostruire l’immagine di un’Italia vista dalle persone comuni, attraverso quelle definizioni territoriali e quei saperi comunitari che spesso sfuggono allo sguardo e alla consapevolezza delle istituzioni.

...cultura dogon “Ogobagna”, a Bamako, tra spettacoli di lotta tradizionale e danze delle maschere, ed il Festival sul Niger di Ségou, con concerti live, vernissage e corse di piroghe.

Il viaggio in Niger è stato per il fotografo impegnativo e intenso, non tanto per le condizioni materiali così diverse da quelle cui siamo abituati in Europa, ma soprattutto per il fatto di trovarsi costantemente immerso in situazioni di bisogno e di povertà

I Dogon abitano abbarbicati sulla remota Falesia di Bandiagara. Una regione, la loro, un tempo frequentata da antropologi, poi presa d’assalto dai turisti, oggi isolata e sconvolta dalle violenze jihadiste. Un antropologo li rivisita oggi, schivando i luoghi comuni.