#342 - 16 dicembre 2023
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Fotografia

Fotografia e mercato

Di Michele Bella

Negli ultimi anni la fotografia ha avuto la consacrazione che si attendeva da tempo. Dopo un lungo dibattito nel quale si discuteva se la fotografia fosse o meno da considerare un’arte, finalmente già da qualche anno il verdetto è definitivo: Sì, la fotografia è un’arte.

Fotografia e mercato

-Andy Warhol @ Eredi Ugo Mulas, Courtesy Galleria Valeria Bella

I grandi Musei nazionali e internazionali hanno da tempo assemblato collezioni permanenti, più o meno prestigiose, ogni casa d’asta ha la sua sezione di fotografia, le mostre di grande risonanza sono visitate in tutto il mondo da fiumi di visitatori, i festival dedicati si moltiplicano di anno in anno, fino a diventare appuntamenti fissi e attesissimi dal popolo della fotografia.

Fotografia e mercato

-Arsenale di Venezia©eredi di Luigi Ghirri, Courtesy Galleria Valeria Bella

Prima di tutto Arles, la madre di tutti i festival. Imperdibile momento di confronto, splendide mostre, socialità e spirito di gruppo per professionisti, aspiranti tali, semplici fotoamatori, e anche curiosi.
Nella splendida cittadina della Camargue la fotografia è diventata pane quotidiano, e ogni anno, da luglio a settembre, si possono ammirare mostre favolose, comprare i libri più belli, e spesso incontrare di persona i propri fotografi preferiti.

Un fenomeno simile a quello di Arles, in Italia lo possiamo vivere a Cortona, deliziosa località in Toscana, dove un gruppo di appassionati armati di buonissima volontà organizza in estate un festival che si sta imponendo per la sua squisita ospitalità, la grande competenza artistica e innovativa e l’assoluta voglia di fare le cose veramente per bene.

Ma la fotografia non è solo passione. Anche in Italia si sta sviluppando un interessante mercato, in crescita costante anche se un po' lenta, non solo per i collezionisti, ma per tutti.

Arrivato in Italia con qualche anno di ritardo, il mercato italiano si è stabilizzato su buoni volumi d’affari dopo il boom avvenuto prima negli Stati Uniti, poi nel Regno Unito e soprattutto in Francia, il paese europeo che più di tutti sa valorizzare e amministrare la fotografia e l’indotto che le è nato intorno: splendide collezioni museali, altrettanto belle collezioni private, magnifiche mostre, ottime gallerie e, non ultima, la fiera più prestigiosa del mondo: Paris Photo.

Fotografia e mercato

-The Prayer©Federica Belli, Courtesy Galleria Valeria Bella

Anche in Italia comunque ci stiamo attrezzando bene. Racconto brevemente la mia esperienza di gallerista: mi chiamo Michele Bella e, dopo 30 anni da fotografo professionista, da una decina d’anni dirigo la galleria Valeria Bella, a Milano.
Quando cominciai il lavoro in galleria, molta gente guardava la fotografia con sospetto, perché veniva considerata come qualcosa di cui non fidarsi. Fondamentalmente non piaceva il fatto che la fotografia fosse riproducibile. Per anni ho spiegato pazientemente ai miei clienti quali sono i criteri che regolano il mondo della fotografia: esiste la fotografia “vintage” e quella “contemporanea”.

Per fotografia “vintage” si intende la fotografia storica, quella degli autori entrati a far parte della storia: Henri Cartier-Bresson, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Ugo Mulas, William Eggleston, Saul Leiter, e così via.
Di questi autori si trovano sul mercato fotografie stampate all’epoca dello scatto, appunto “vintage”, che spesso ma non sempre sono firmate dall’autore o recano al verso il timbro copyright, e non sono mai numerate, ma essendo originali d’epoca valgono (e costano) di più, oppure fotografie “modern” cioè stampate in tempi più recenti, sempre a cura del fotografo o dei suoi eredi, che costano meno, e ovviamente valgono meno.

Nella fotografia contemporanea, invece, le fotografie devono rigorosamente essere firmate dall’autore, e devono avere un’edizione limitata e dichiarata, tipo “esemplare 3/9”.

Fotografia e mercato

-Stazione di Metropolitana @Carlo Orsi, Courtesy Galleria Valeria Bella

Una volta spiegata questa semplice regola, i clienti hanno cominciato a vedere tutto sotto una luce diversa. Molta gente oggi compra fotografia per arredare le pareti di casa, di un ufficio, di una sala riunioni o di una sala d’attesa. La fotografia è una forma d’arte moderna, e da generazioni ormai accompagna la nostra vita sui giornali, le riviste, i cartelloni stradali ecc. Per quanto riguarda l’acquisto di una fotografia, un consiglio che posso dare è affidarsi alla conoscenza e all’esperienza di una galleria con esperienza che vi sappia consigliare al meglio.
Parlando di acquisti in asta, consiglio di vedere sempre la foto prima di comprarla, in modo da verificare lo stato di conservazione, se è firmata o no, per evitare brutte sorprese.
Comprare on-line presenta sempre un rischio di questo tipo.

In ultimo, il consiglio più importante, direi fondamentale: parlando di arte in generale, non comprate sperando di fare un affare ma comprate solo quello che vi piace, una fotografia dovrà darvi piacere ogni volta che la guardate. È questo il suo vero valore.
Non mettetevi a pensare quanto potrà valere nel corso del tempo, nessuno può garantirvi un risultato sicuro.

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libertà di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.