#103 - 8 settembre 2014
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

Bal – Kan

Hespèrion XXI

Jordi Savall – AliaVox – Sonjade -Tàlea

La regione dei Balcani trae il nome da un’etimologia particolarmente evocativa: è dopo aver scoperto la bellezza di questa cerniera dell’Europa, che corre dall’Italia al Bosforo, ma anche l’asprezza dei suoi abitanti, che opponevano una forte resistenza all’invasione, che i Turchi scelsero le parole Bal (Miele) et Kan (Sangue) per indicarla.
Miele e Sangue: mai una metafora s’è legata così bene al suo oggetto.
Tanta ricchezza e tanti drammi concentrati in così poco spazio, da far venire le vertigini agli storici e agli artisti – tra cui i musicisti in prima linea. Jordi Savall ci invita a percorrere questa terra attraverso un programma ambizioso costruito attorno ai cicli della vita, in cui drammi intimi e drammi storici sono sempre coinvolti. 230 minuti di musica che esplora lo spettro delle emozioni umane, illuminate da innumerevoli tradizioni musicali dalle radici comuni.
Il futuro appartiene a chi ha la memoria più lunga, diceva Nietzsche. Jordi Savall dimostra ancora una volta brillantemente che la musica ha un ruolo importante nella costituzione di una memoria collettiva, permettendoci di costruire il nostro avvenire. Questo libro-CD riccamente documentato, con 5 saggi e una Cronologia dei Balcani tradotti in 12 lingue, dovrebbe trovarsi nella discoteca e nella biblioteca di ognuno di noi.

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