#368 - 1 novembre 2025
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 OTTOBRE quando lascerà  il posto al n. 369. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuerà a massacrare gli animali non conoscerà  ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si è capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
letteratura

San Francesco seconno noantri

Testo in lingua dell'urbe (romanesco)

Francesco

Di Bartolomeo Rossetti

Disegni di Lucio Trojano

Parte tredicesima

San Francesco contro la guerra

Ma intanto San Francesco se chiedeva:
possibbile che Cristo, er Redentore,
che ha predicato all'ommini l'amore,
'sta guera fra fratelli la voleva?
L'esercito cristiano nun vinceva,
da tempo in quà nun s'era fatto onore,
s'ereno allontanati dar Signore,
faceva ognuno quer che je pareva.
Nun è la forza a dove' ave' raggione,
come se dice, nun c'è peggio sordo
de chi nun vo' senti', monno birbone!
Ce vole solo che li mussurmani
se incontreno e se metteno d'accordo,
senza combatte più, co' li cristiani.

Francesco dar Surtano

Ma come predicava a li cristiani
Francesco annò a parla', cor core in mano
co' li fratelli ar campo mussurmano,
ci annava co' la croce fra le mani.
Manco arivato ar campo, l'indomani,
senza esita' se presentò ar Surtano
armato de la fede der cristiano,
voleva converti' li mussurmani!
Passò fra quele file de nemici
senza che je torcessero un capello,
e doppo un po' se l'era fatti amici.
Er Surtano, a vedello lì tranquillo
parla' de Cristo come a su' fratello,
senza fallo azzitta' stava a sentillo

Francesco

ER corno der Surtano

Er Surtano, da principe regnante,
pe' dimostraje quanto era stimato,
je regalò, ar momento der commiato,
'na cosa de gran preggio, un olifante,
ch'era un corno da caccia, assai squillante.
E dar santo er regalo fu apprezzato,
perché dopo che a casa fu tornato,
quanno c'era un Capitolo importante,
pe' chiama' a la riunione li fratelli,
faceva sona' er corno pe' segnale
e coreveno là li fraticelli.
Er Surtano ci aveva simpatia
pe' 'sto santo un po' matto e origginale,
je dispiaceva che lui annasse via.

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