#368 - 1 novembre 2025
AAAATTENZIONE - Cari amici lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del 31 OTTOBRE quando lascerà  il posto al n. 369. BUONA LETTURA A TUTTI . Ora per voi : AMICI DEGLI ANIMALI - Vivisezione: Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni (A. Einstein) - Grandezza morale e progresso di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali (Gandhi) - La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa avere (C. Darwin) - Fintanto che l'uomo continuerà a massacrare gli animali non conoscerà  ne salute, ne pace (Pitagora) - Tra tutti gli animali l'uomo è il più crudele. E' l'unico ad infliggere dolore per il piacere di farlo (M Twain) - A forza di sterminare animali si è capito che anche sopprimere uomini non richiedeva grande sforzo ( E.da Rotterdam) . -
Danza

Si ispira a Italo Calvino l’ultimo spettacolo di Virgilio Sieni, al debutto al Visavì Gorizia Dance Festival:
un elogio della leggerezza, per riscoprire la dimensione dell'empatia in un mondo dilaniato

Della leggerezza

Riscoprendo la forza fragile della leggerezza, nella danza di Virgilio Sieni

di
Giuseppe Distefano

Della leggerezza

C’è qualcosa di impalpabile, di evanescente, di contemplativo, eppure pienamente corporeo, in quella danza di corpi che avanzano lievi sulle note jazz di Naima di John Coltrane. Il primo procede lento, tenendo una sottile asta in equilibrio sulla testa, poi sul viso. La transiterà a un altro danzatore, oggetto di bilanciamento al suo muoversi disarticolato, alle posture dinoccolanti, all’andatura sottratta alla gravità. Solitari all’inizio, poi composti in duetti, terzetti e insiemi, uscendo e rientrando dalla tenda argentata alle spalle che li nasconde e li svela quasi provenienti da un etereo altrove, gli interpreti lasciano spazio all’ascolto adiacente dell’altro, avvicinandosi, sfiorandosi, modellandosi alle posture rimandate e accolte, poi riprese, facendosi eco, riflesso nostalgico, sospensione malinconica di un vivere nel tempus fugit che interpella il nostro tempo.

Della leggerezza

Gli otto performer imbastiscono una meraviglia di danza che è un elogio della leggerezza: quella che dà il titolo – Sulla leggerezza – al nuovo spettacolo di Virgilio Sieni (debutto a Visavì Gorizia Dance Festival). A ispirarlo è la prima delle Lezioni americane. Sei proposte per il nuovo millennio, 1988, di Italo Calvino, dove il concetto di leggerezza è declinato non nella vaghezza ma come valore nel presente e proiettato nel futuro, come un modo di stare al mondo, come uno stato d’animo fragile e determinato allo stesso tempo, come un meccanismo, citando lo stesso Calvino, di «…Sottrazione di peso alle figure umane».

Della leggerezza

Sieni tesse una rete di trame corporee che vivono di respiri gestuali, di attraversamenti fugaci, di slanci soffici, di passaggi emotivi, di disarticolazioni dinamiche, di energie, di cadute e pesi canalizzate, con levità, sul corpo dell’altro. Sono tracce luminose che egli contrappone alla buia sventura del nostro tempo, ad una sospensione della vita sulla morte. E il finale, bellissimo, ce lo ricorda: sulle note di Peace Piece di Bill Evans, all’assolo turbinoso di Andrea Palumbo che infine collassa a terra, segue una sorta di processione che vede i singoli danzatori entrare con in mano un lenzuolo bianco piegato, aprirlo e deporlo sul quel corpo immobile facendone un vasto sudario.

Della leggerezza

Toglie il respiro, per potenza figurativa e richiamo di senso, questo paesaggio di dolore e di bellezza ispirato dalle parole del libro Sudari. Elegia per Gaza, di Paola Caridi: «Nascondono i corpi agli occhi del mondo, i sudari di Gaza. Velano i corpi con antica pietà, perché non siano preda del mondo…Come silhouette candide, come fantasmi, come strappi bianchi nelle fotografie».

Della leggerezza

Sono loro, i sudari, la loro leggerezza, a preservare in questo modo i morti dall’oblio. Sieni ci consegna un nuovo atlante emozionale del gesto, che evoca la sostanza della vita: il senso della comunità umana.

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