Spuntini per riflettere su ciò che accade intorno a noi
Trump e Putin
di Giuseppe Cocco
Se la cantano e se la suonano
Trump vuole il Nobel per la pace perché firma al suo tavolo di lavoro ordini per la fine di guerre lontane millantata senza l'intervento dei guerreggianti a un tavolo comune della pace, e come per il Congo e il Ruanda, sottintendono accordi per lo sfruttamento delle ricchezze di quei paesi: quindi tutto fuorché una pace per aiutare i popoli a progredire e migliorare il proprio stato vitale; tutte le sue iniziative in giro per il mondo, a cominciare da dazi, non sono prese per altruismo né per senso umanitario, anzi. Senza contare che non si cura del fatto che la sua narrazione non corrisponde alla realtà, i litiganti continuano a litigare e a minacciare: Folla ai funerali a Teheran, torna lo slogan "A morte Israele, a morte l'America!". Secondo Cnn al funerale anche gli slogan "morte al Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu" e "morte al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump" e manifestazioni di fedeltà alla Guida Suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, scandendo: "Oh nobile Leader, siamo pronti!"
Gli fa eco Putin che dichiara che i violenti e guerrafondai sono i paesi della Nato che si armano con la scusa dell'aggressività russa: lui che giornalmente bombarda, distrugge e uccide migliaia di vite in Ucraina dichiarando apertamente che l'Ucraina appartiene alla Russia e se la vuole annettere ad ogni costo come ha già fatto con la Crimea e le regioni a sud dell'Ucraina.
I due vanno d'accordo? No semplicemente sono in sintonia, si direbbe gemelli prepotenti e arroganti col delirio di onnipotenza, separati alla nascita; cane non mangia cane, ma ambedue i cani azzannano chiunque gli stia antipatico.