#363 - 1 maggio 2025
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di DOMENICA 31 AGOSTO quando lascerà  il posto al numero 366. - BUONE VACANZE A TUTTI - Ora ecco per voi un po' di SATIRA: Il Paradiso lo preferisco per il clima, l'Inferno per la compagnia (M. Twain) - Quando le cose non funzionano in camera da letto, non funzionano neanche in soggiorno (W.H. Masters) - L'intelligente parla poco, l'ignorante parla a vanvera, il fesso parla sempre (A: De Curtis) - Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è la migliore (W. Allen) - Per alcune cose ci vuole tanta pazienza, per tutte le altre c'è la gastrite (L. Limbus) - Non avere un pensiero e saperlo esprimere: è questo che fa di un uomo, un giornalista (K. Kraus) - Le banche ti prestano denaro, se puoi dimostrare di non averne bisogno (B. Hope) -
Pagine Preziose

Al Salone Internazionale del Libro

Dante a Torino

di Angelo Zito

Un ricordo.
Alloggiavo all’albergo Victoria in via Nino Costa, il grande poeta piemontese che è doverosamente ricordato con una stele all’ingresso del parco del Valentino con una sua poesia:

Quando ch’ai rivrà l’ora pi granda: l’ultima
e ch’am ciamaran lòn ch’i l’hai fait ed bel
mi rispondrai ch’i l’hai guardà le nivole
le nivole ca van… travers al ciel.

E quelle nuvole che vedevo dalla terrazza della stanza che occupavo mi ispirarono per iniziare a scrivere la traduzione in versi romani dell’Inferno di Dante, sí fu proprio allora in quei lontani anni degli ’80. Un passaggio di testimone tra Torino e Roma.
La nostalgia della mia città e l’atmosfera torinese che smuove dal profondo le sensazioni più intime e i ricordi favorí il cammino della mia penna. Così cominciò il mio approccio a Dante che dopo un lungo impegno ho completato solo recentemente.
Ma Torino volle occupare le mie emozioni in una maniera inaspettata, ogni mattina andavo dall’albergo agli studi tv della Rai in via Verdi e un giorno arrivando da via Lagrange ho trovato tutta la piazza della Biblioteca nazionale universitaria occupata da una vegetazione folta, ad altezza d‘uomo, e dentro si nascondevano simulacri di fanti della grande guerra, armati di moschetto. Fantasiosa e commovente rievocazione, omaggio a quanti hanno dato la loro vita per un ideale.

E oggi tutto l’INFERNO di DANTE, cantato ne la lingua de Roma, ritorna a Torino da dove ha mosso i primi passi, sarà presente al Salone int. del libro - LINGOTTO - dal 15 al 19 maggio allo stand di Tempesta editore Padiglione Oval T107

Dante a Torino

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