#124 - 23 marzo 2015
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Editoriale

Giubileo

di Dante Fasciolo

Un’eco lontana si è fatta presente:
“Va e ripara la mia chiesaâ€
invito e monito per il cuore, oltre il nome
occorre assumere responsabilità,
ubbidienza e tenace volontà da tradurre in amore.

E Papa Francesco ha incominciato subito
a richiamare al dovere l’universalità della fede e il potere dei giusti;
muratore di Dio, ha incominciato a riallineare
i tanti mattoni dissestati della Chiesa,
a conferma dell’inesauribile vocazione
a quel difficile lavoro di pastore di un gregge che,
per molti versi, ha smarrito i sentieri della vita.

Non sono mancate le sorprese,
e se molti detrattori dentro e fuori le mura vaticane
seminano ostacoli e frenano le iniziative
e non si accorgono che è tempo di cambiamento;
occorre seguire l’istinto del popolo dei credenti e oltre
per percepire il senso del cammino futuro della chiesa.

Ora, una nuova sorpresa: Il Giubileo straordinario.
Eco lontana, anche questa, che chiama in causa
“L’indulgenza dei 100 anni†e ancor più
“La Perdonanza†di Celestino V, in Collemaggio,
i primi vagiti alla conversione e alla penitenza sacramentale.

Un Giubileo straordinario
per un rinnovato cammino di fede in questo tempo
in cui il pensiero dell’uomo è teso alla tecnica e al successo
non sempre improntati al fine ultimo
del rispetto dell’uomo, della sua dignità, della sua libertà,
delle sue prerogative di vita, per contro
mortificate ogni giorno, ogni dove.

Un Giubileo straordinario che abbia al centro
una preghiera esaudibile,
una autentica conversione del cuore e della mente,
una vocazione capace di sottolineare
“Terra nuova e nuovi cieliâ€.

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