#122 - 9 marzo 2015
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterą  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerą  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, puņ durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pił importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchč (Mark Twain) "L'istruzione č l'arma pił potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non č un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchč i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltą  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensģ nella capacitą  di assistere, accogliere, curare i pił deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltą  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo č un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminositą, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Fotografia

Un'esposizione che anticipa gli eventi della gallery dedicati al rapporto tra fotografia e musica

Leica Galerie Milano
Lā€™epoca dā€™oro del Rock nelle fotografie di Jim Marshall

Like a Rolling Stone

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Il fotografo del Rock Jim Marshall ĆØ in mostra alla Leica Galerie Milano con le sue opere piĆ¹ significative, fino all'11 aprile.
Quando la musica era Rock, amore e vera rivoluzione di ritmo e stile di vita, condividendone genio e sregolatezza, Jim Marshall ha documentato il fermento di un'epopea che non ha mai smesso di rivivere in scatti capaci di 'accendere' l'immaginario, al pari della visione della Stratocaster in fiamme di Jimi Hendrix sul palco del Monterey Pop Festival, o quel dito medio mostrato da Johnny Cash durante il leggendario concerto nelle prigioni di Folsom e San Quentin.

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Foto capaci di cogliere le molteplici sfumature e spontaneitĆ  di uomini (e donne) travolti e stravolti dallo star system, mettendo a frutto la luce d'ambiente e la libertĆ  di muoversi, guadagnata dalla capacitĆ  del fotografo di entrare in sintonia con il ritmo della musica sin da quel Fillmore district di San Francisco nel quale era cresciuto, culla del rock degli anni sessanta e sede del leggendario Fillmore West di Bill Graham.
ā€œQuando fotografo le persone non mi piace dare alcuna indicazione. Non ci sono parrucchieri nĆ© make-up artist in giro. Sono come un giornalista, solo che uso una macchina fotografica; reagisco ai miei soggetti nel loro ambiente, e se va bene, mi immergo a tal punto nella situazione da diventare un tuttā€™uno con la mia fotocameraā€.

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Il puntuale testimone di momenti di ā€œindifesa intimitĆ ā€, colti tra Janis Joplin e Grace Slick *nellā€™unica sessione fotografica realizzata insieme (1967), o con la sola Janis con in mano una bottiglia di Southern Comfort, da Brian Jones e Jimi Hendrix a passeggio nel dietro le quinte del Monterey Pop Festival, a John Coltrane a casa del critico Ralph Gleason (1960), dal giovanissimo Bob Dylan che fa rotolare un pneumatico lungo la strada di New York (1963) a Miles Davis in versione boxeur (1971) o al primo festival sullā€™isola di Wight.
Lo chief photographer dei tre giorni di pace e musica di Woodstock che ha immortalato l'esibizione degli Who allā€™alba, gli Allman Brothers dal Fillmore East di New York alla copertina del celebre At The Fillmore East (1971), oltre ad essere l'unico fotografo che il 29 agosto del 1966 ha avuto il permesso di accedere al backstage dellā€™ultimo concerto dei Beatles al Candlestick Park di San Francisco, continuando a fotografare i Red Hot Chili Peppers, Ben Harper e Lenny Kravitz.

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Uno sguardo unico dietro l'obiettivo Leica, sin dall'acquisto della sua prima M2 nel 1959, che ha seguito per anni i Rolling Stones nei loro tour, vivendo i loro momenti pubblici e piĆ¹ privati piĆ¹ da amico che da fotografo.
Il fotografo che ci lascia un patrimonio di storia della musica e del costume tale da meritare un Trustees Award nel corso della 56Ā° edizione dei Grammys del 2014, a quattro anni dalla scomparsa in un hotel di New York allā€™etĆ  di 74 anni.
Una leggenda del rock al pari dei musicisti e i ritmi che lo hanno animato, protagonista di The Haight : Love, Rock, And Revolution di Jim Marshall e Joel Selvin, edito da Barnes and Noble nell'ottobre 2014 .

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