Museo Archeologico Nazionale Area Archeologica di Sperlonga (Lt)
Ulisse e i suoi viaggi
“Depositi (ri)scoperti…a Sperlonga” è uno dei momenti espositivi che nasce dalla collaborazione tra il Museo Nazionale Romano e la Direzione Regionale Musei Lazio che consentirà di ridare voce ai tanti reperti solitamente conservati nei depositi attraverso un ciclo di brevi esposizioni. Dopo una prima tappa al Museo delle Navi Romane di Nemi (Rm) con “Depositi (ri)scoperti…a Nemi”, il progetto approda al Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga con la mostra Ulisse e i suoi viaggi.
La mostra nasce anche nell’ambito dell’esposizione “L’istante e l’eternità - Tra noi e gli antichi” che si svolge nel Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano e che ha visto un importante contributo del Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga con il prestito di alcune delle sue sculture di maggiore rilevanza: la testa di Ulisse e il gruppo del Palladio.
Ulisse e i suoi viaggi è dedicata proprio alla figura di Ulisse, al viaggio dell’eroe e ai viaggi delle sculture che lo rappresentano: le opere dai depositi del Museo Nazionale Romano, quindi, integrano le opere del Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga creando un dialogo vivo e fattivo tra istituzioni. Proprio al Museo Nazionale Romano, che aveva il compito di accogliere i principali ritrovamenti di Roma e del Lazio, erano state destinate, in un primo tempo, le sculture di Sperlonga; per accoglierle nel luogo in cui erano state scoperte fu invece realizzato nel 1963 il Museo Archeologico Nazionale.
La figura di Ulisse si incarna nel ritratto dal Museo Nazionale Romano, il suo fascino è evidenziato dalle numerose figure femminili: l’amata moglie Penelope, l’affascinante Circe, le Sirene, Scilla e Atena, sua protettrice divina. La sua astuzia prende vita nel grandioso “Gruppo dell’accecamento di Polifemo”.
Istituito nel 1889 per essere “un importante centro di cultura dell’Italia unita”, il Museo Nazionale Romano è costituito dalle Terme di Diocleziano, Palazzo Massimo, Palazzo Altemps e dalla Crypta Balbi. Il racconto del Museo non si esaurisce però nelle quattro sedi: un vero e proprio “museo nel museo” è racchiuso negli oltre trenta locali che costituiscono oggi i depositi storici e che custodiscono un ricchissimo patrimonio, inaspettato per quantità e qualità storico-artistica. Attraverso Depositi (ri)scoperti tornano alla vista del pubblico sculture, mosaici, affreschi, reperti in terracotta, marmo e bronzi, rinvenuti dall’istituzione di Roma Capitale fino a oggi.
Sul sito istituzionale del Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga saranno disponibili testi in linguaggio facilitato realizzati dal Servizio Educativo del Museo Nazionale Romano, specificatamente dedicati a persone con disabilità cognitiva e ai loro caregiver, per permettere la preparazione della visita e facilitare la comprensione del percorso espositivo a questo pubblico con esigenze speciali.
Il percorso espositivo inizia dal grande mosaico di Ulisse e le Sirene (da Quarto di Corzano, provincia di Rieti, II secolo d.C.), che sarà presentato in un suggestivo allestimento multimediale che immerge il visitatore nel racconto del viaggio di Ulisse. Intelligente, intraprendente, tenace e assetato di sapere e di avventura, Ulisse è rappresentato nelle sue fattezze dalla testa di Ulisse in marmo greco (proveniente dal sepolcreto degli Statili, prima età imperiale): un uomo maturo, con chioma fluente e fitta barba, riconoscibile dal caratteristico copricapo, il pileus, suo comune attributo.
A dare risalto alle virtù di Ulisse contribuiscono le numerose figure femminili che animano il mito tradizionalmente riconosciute in alcuni ritratti: l’amata moglie Penelope (esposta una testa in marmo del II secolo d.C.); l’affascinante Circe, con i suoi magici sortilegi (esposto un suo ritratto in marmo greco rinvenuto nel 1928 sul promontorio del Circeo); e la sua protettrice divina Atena, rappresentata da un busto rinvenuto nel suburbio di Roma.
A raccontare le avventure di Ulisse, e degli altri personaggi che gravitano intorno alla sua figura, sono inoltre esposti un sarcofago con raffigurazione di Achille tra le figlie di Nicomede (da Isola Sacra, seconda metà del II secolo d.C.) e un’urna con scena della contesa per le armi di Achille (proveniente da Ostia Antica, seconda metà del II secolo d.C.).
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