#334 - 8 luglio 2023
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Fotografia

Una storia di rullini

Di Santi Visalli

Il 15 Aprile 1967, Martin Luther King avrebbe voluto fare un discorso ai membri dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Ma il suo discorso era contro la guerra in Vietnam e quindi per non offendere l'Amministrazione Americana le Nazioni Unite gli rifiutarono il permesso di parlare all’Assemblea Generale.
Siccome Martin Luther King non era uomo che si faceva imporre il volere altrui, fece costruire una piattaforma davanti al palazzo dell’ONU e tenne il suo discorso davanti a 125.000 giovani Americani, per la maggior parte bianchi. (Il rapporto della polizia di New York stimò 125.000 gli altri hanno stimato fino a 400.000 partecipanti).

Una storia di rulliniUna storia di rullini

Io ero alle prime armi, collaboravo con l’agenzia fotografica Publifoto di Milano e volevo farmi notare quindi scattai una decina di rullini, da tutte le angolazioni possibili, finito il discorso, presi un taxi e di corsa mi feci portare all’aeroporto dove nella lounge della prima classe cercai un passeggero disposto a portare i miei rullini a Milano, in cambio la Publifoto lo avrebbe accompagnato in albergo a casa ovunque volesse. Allora era una pratica comune utilizzare i passeggeri di aerei o treni per mandare il materiale fotografico urgente da una parte all’altra del mondo, cosa oggi impensabile ed impossibile.

Una storia di rullini

I rullini arrivarono sani e salvi alla Publifoto, e andò tutto liscio, sviluppo, stampa e la distribuzione delle mie foto ai giornali.
Tre mesi dopo quando chiesi la restituzione dei rullino mi venne detto che non riuscivano a trovarli. Io ero giovane ed alle prime armi preferivo di non irritarli, quindi lasciai perdere. Ma non mi dimenticai e quindi alcuni anni dopo tornai alla carica, chiedendo indietro i miei negativi ma nel frattempo l’archivio storico della Publifoto venne venduto alla Olivetti, la quale dopo alcuni anni lo rivendette all’agenzia Olycom, la quale lo cedette alla *Banca Intesa San Paolo.

Una storia di rullini

Ormai da tempo avevo perso la speranza di riavere i miei negativi, perché anche se continuavo a scrivere a tizio o caio, tutti mi rispondevano che non ne sapevano niente, fino che un bel giorno di due anni fa, ricevo una telefonata da una gentile signora responsabile degli archivi fotografici acquistati da Banca Intesa che mi chiede informazioni storiche e didascalie inerenti a delle fotografie della Publifoto che portano il mio nome.

Una storia di rullini

Mi mandano una lunga lista e tra i vari soggetti ecco anche i famosi rullini scattati nel 1967 a Martin Luther King. Ovviamente rivoglio tutto il mio materiale e quindi dopo una lunga trattativa, troviamo un accordo e così dopo 56 anni hanno incominciato a mandarmi tutte le scasioni dei miei servizi.
Hurrà nella vita non bisogna mai disperare c’è sempre speranza. Grazie Banca Intesa San Paolo.

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