#316 - 15 ottobre 2022
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Cammino

l'itinerario del viaggio raccontato da Marini (1630) riproposto da Oreste Gentile
(Just another WordPress.com weblog)

Da Papa Gregorio X perché approvasse

il nuovo Ordine fondato dall’umile frate

Da Lione all'eremo

Il viaggio di Celestino V

Seconda parte

Da Lione all'eremo

Per raggiungere l'Abbazia di Novalesa, il sessantaquattrenne eremita ed i suoi due compagni, ebbero un bel zigzagare per l’Italia settentrionale e centrale, percorrendo le strade meno frequentate, ma più sicure per evitare di essere coinvolti nelle lotte tra i Guelfi ed i Ghibellini.
L’itinerario in Italia, iniziando dal valico del Moncenisio ed attraversando la Valle di Susa, permette di raggiungere la città di Como, dopo un percoso di circa km. 461/98.

Dopo un probabile soggiorno presso l’abbazia benedettina di Novalesa, in occasione del suo soggiorno nella città di Como, Marino ricordò: che anche in Como celebrasse la messa nell’altare maggiore della Chiesa, che ancora hora e nel nostro Ordine; mentre l’Almanacco ecclesiastico della citta e diocesi di Como (1858), scrisse: fatto acquisto dell’Oratorio e delle case adiacenti vi alzò un Convento di monaci dell’Ordine da lui fondato, detto dei Celestini, il qual Convento fu poi soppresso nell’anno 1654 dal Vescovo Lazzaro Carafino per essere mancante del numero prescritto di monaci.

                                Convento dei Celestini   

Da Lione all'eremo

Stando nella città di Milano, le Memorie spettanti alla storia, al governo ed alla descrizione della citta e campagna di Milano ricordarono: Fin dall’anno 1274 abbiamo veduto che Pietro da Murrone, che poi fu papa Celestino V, aveva fondato un ospizio della sua congregazione, detta allora di San Damiano, per albergare i poveri fuori dalla porta Orientale, nel sito appunto dove ora trovansi i monaci i monaci Celestini.

                                Chiesa di san Damiano. 

Da Lione all'eremo

Per la sua presenza nella città di Mantova, Marino ricordò: Vi è anco fama che passando per Mantova, gli fosse della Citta ò governatore di essa concesso quel luogo, che hora si possede.
Cesare Cantù e d’altri letterati nella Grande illustrazione del Lombardo-Veneto, ossia Storia delle citta … scrissero: reduce pontefice col nome di Celestino V, ed in Mantova trattenutosi alcun tempo, dal comune Consiglio gli fu concesso l’oratorio di Sant’Anna, che in seguito divenne di San Cristoforo, mentre in prossimi caseggiati presero stanza alcuni monaci dell’ordine da lui fondato.

                                 Chiesa di san Cristoforo

Da Lione all'eremo

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