#302 - 5 marzo 2022
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Racconto

Una novella in forma di dialogo teatrale ispirato a un originale televisivo degli anni '60.

Compagnia di attori occasionali "Meglio Tardi che Mai"

Il miracolo della rosa

Atto secondo - Quadro Primo / 2

di Ruggero Scarponi

Sala del Capitolo dell’Abbazia

Madre Badessa – Non ho motivo di esimermi da tale richiesta. Risponderò, sotto giuramento, a tutte le domande che il Monsignor Procuratore si sentirà in animo di farmi.
Vescovo – Madre Badessa desidero che sappia che le sono personalmente grato per la sua disponibilità. Ed ora, Monsignor Procuratore, la prego, rivolga pure alla Madre le domande che riterrà opportune.
Monsignor Fusi – Grazie Eccellenza e grazie Madre Badessa per avere accettato di deporre di fronte a questa commissione e anzi, mi scuso fin d’ora, se, dovendo comprendere alcuni aspetti di questa vicenda sarò costretto a porle domande che potranno sembrarle perfino indiscrete…
Madre Badessa – Sono completamente serena Monsignor Procuratore, pertanto proceda pure senza indugi.
Monsignor Fusi – Bene. E dunque Madre, per prima cosa, le chiedo di confermare quanto da lei già dichiarato, sebbene in un colloquio informale. Vorrei sapere cioè se fu lei ad effettuare la ricognizione nella chiesa la mattina del 16 aprile.
Madre Badessa – Confermo.
Monsignor Fusi – Mi scusi Madre, e qui debbo purtroppo far riferimento alle voci di cui ho parlato in precedenza. Lei, Madre, compì la ricognizione da sola o non era forse accompagnata da una consorella, ad esempio la Madre Portinaia?
Madre Badessa – essa era con me, in effetti.
Monsignor Fusi – tuttavia di questo particolare non aveva informato la commissione nel precedente incontro.
Madre Badessa – Ho reso la mia dichiarazione a lei e non alla commissione e trattandosi di un colloquio informale non ho creduto necessario scendere in particolari che, d’altronde, non avrebbero fornito nessun elemento d’interesse.
Vescovo – Monsignor Procuratore, la prego, non cominci a cavillare su aspetti secondari.
Monsignor Fusi – Certo, certo Eccellenza. Non ho intenzione di cavillare né di tendere tranelli per trovare in contraddizione la Reverenda Madre né alcuno dei testimoni. Pure non definirei secondario questo elemento emerso soltanto ora. In primo luogo perché si tratta di una conferma, sebbene ancora di non so quale peso, delle voci che ben sappiamo e poi perché mi sollecita un’ulteriore domanda ben più significativa.
Alcuni testimoni – Ma come può dar peso alle voci sparse per denigrare la nostra tradizione!
Vescovo – L’avverto Monsignor procuratore, non tollererò alcuna mancanza di riguardo. E la prego di non avventurarsi in azzardati teoremi solo per andare dietro a delle malevole voci.
Madre Badessa – Eccellenza Reverendissima! Come ho già detto sono serena e certa del mio comportamento come di quello delle mie consorelle. E posso rispondere senza esitazione alle domande di Monsignor Procuratore.
Monsignor Fusi – Reverenda Madre, rifletta bene prima di rispondere, la prego. Vuole per favore riferire a codesta commissione come avvenne la ricognizione nella chiesa, se fu lei ad entrare per prima o se non fu preceduta, per esempio, dalla Madre Portinaia?
Madre Badessa – No. Entrammo insieme.
Monsignor Fusi – Madre Badessa, le ricordo che è sotto giuramento. Ora io nei colloqui avuti con le monache dell’Abbazia sono venuto a conoscenza che la chiesa viene aperta tutte le mattine dalla Madre Portinaia. Non è possibile che anche la mattina del 16 aprile la Madre Portinaia la precedesse nella ricognizione?
Madre Badessa – (assorta)
Vescovo – (dopo una lunga pausa) Coraggio Madre, risponda tranquillamente. Si tratta di una domanda innocua e capisco che si possa essere generata un poco di confusione in quei momenti considerando la grande affluenza del popolo fin sul sagrato della chiesa e di tutto il clero che premeva alle porte.
Monsignor Fusi – Forse Madre ha bisogno di raccogliersi in disparte per meglio ricordare i fatti di quella mattina? E’ indispensabile che la sua risposta sia chiara, ne va dell’intero lavoro di questa commissione.
Vescovo – Monsignor Procuratore, l’avevo pregata di evitare toni da processo penale!
Monsignor Fusi – Eccellenza, la risposta della Madre è di fondamentale importanza al fine di disperdere i pettegoli e maliziosi.
Madre Badessa – Ebbene, se mi viene richiesta una risposta certa, non posso darla. Non ricordo con assoluta precisione se ci fu uno scarto temporale tra il mio ingresso nella chiesa e quello della Madre Portinaia.
Tutti i testimoni – Oh! (Brusii, rumori)
Vescovo – Silenzio! Vogliate tutti far silenzio. Il momento richiede la massima concentrazione. Reverenda Madre faccia uno sforzo e cerchi di ricordare se quella mattina…
Madre Badessa – Ecco! Ora sono sicura…che entrammo insieme.
Vescovo. Molto bene! È soddisfatto Monsignor Procuratore?
Monsignor Fusi – Confesso che la risposta della Madre mi lascia vagamente sgomento.
Testimone – Ma insomma, cos’è questo rigirare artificioso intorno ai fatti? Cos’ha in mente Monsignor Procuratore? Lo dica senza infingimenti.
Vescovo – Ordine, per favore, ordine. Monsignor Procuratore svolge un compito delicato e per certi versi assai ingrato. Lasciamo che spieghi per intero il suo impianto chiarificatore.
Monsignor Fusi – Con il permesso di Sua Eccellenza, avrei terminato con la Reverenda Madre, mentre chiamo a testimoniare Suor Dolce Maria, la Madre Portinaia.
Vescovo – Monsignor Procuratore, cos’è questo? Un confronto? Vuole forse mettere a confronto la dichiarazione della Madre Badessa con quella di una sua monaca consorella?
Monsignor Fusi – E’ necessario, Eccellenza, per disperdere qualche piccola incertezza che ancora grava su questa vicenda.
Cancelliere – Eccellenza debbo far chiamare Suor Dolce Maria?
Vescovo – A quanto pare. Così desidera il nostro solerte Monsignor Procuratore. (Continua)

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