#102 - 1 settembre 2014
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Editoriale

Lecchini e cecchini

di Dante Fasciolo

Nella sua lettera del sabato pubblicata sul giornale Terza Repubblica,
Enrico Cisnetto usa questi due termini: lecchini e cecchini.
E pur considerando la recente circostanza,
non indicava i tanti che hanno leccato il gelato a Palazzo Chigi,
né i tanti che, con cinismo, si auguravano
che i coni cadessero dalle loro mani.

No, Cisnetto si riferiva al consolidato costume italiano
nel rapporto Politica-Governo:
da una parte gli opportunisti ad oltranza
che plaudono ad ogni soluzione “pur che siaâ€
(meglio l’uovo oggi che la gallina domani),
e gli scontenti irriducibili che sparano nel silenzio e nel buio
(meglio non cambiare, noi stiamo bene così)
e che uscendo dalle tane mostrano buona volontà affermando che
“è opportuno rimandare perché si può fare di meglioâ€.

Neanche a dirlo, due posizioni deleterie che si rincorrono da sempre
e da sempre danno vita al fantasmagorico “Teatrino della politicaâ€
denunciato da governanti del recente passato…
mentre assumevano essi stessi
il ruolo di protagonisti principali sul palco.

Una bòtta al cerchio e una alla botte, si potrebbe dire!?…
No, no, due bòtte alla botte:
una stremata Italia in balia dei vizi italioti
coltivati con sapienza dai lecchini, perché beneficiari di opportunità,
somministrati con astuzia dai cecchini comodamente seduti
alla tavola abbondantemente imbandita e rifornita
per quell’elite politica-burocratica-amministrativa
che fanno strame delle risorse con inaudita ferocia.

E nessuno sente, lecchini e cecchini, che il vostro tempo è finito.
Qualcuno bussa alla porta, non per una cortese visita,
parla una lingua diversa, indossa vestiti diversi,
riflessi di uno specchio spezzato che muta fisionomie,
mischia le carte in tavola, pone problemi…
dal nord, dal sud incrociano destini apparentemente diversi
ruvidi e diplomatici, sorridenti e ringhiosi…
i numeri sul pallottoliere economico non tornano...
lecchini e cecchini, è ora di cambiare passo davvero.

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