#293 - 9 ottobre 2021
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Pagine Preziose

Passi

Natura e storia in Aspromonte - Città del Sole Edizioni

Qui siamo in punta allo stivale, nell’ampia area metropolitana di Reggio Calabria che include l’Aspromonte, terra di antica civiltà greca, sulle cui tracce si sono mossi l’infaticabile promotore dell’escursionismo locale Alfonso Picone con lo studioso di vestigia medievali calabresi Sebastiano Venoso.

Il viaggio è ricco di inusuale e selvaggia suggestione, che i due autori hanno scelto di illustrare con sobrietà e rigore metodologico.
Sono venti i luoghi proposti per la visita e per lo studio, «attività, ambedue, che traggono origine da un’esigenza contemplativa, non accademica», si precisa nell’introduzione. E oltre a informazioni su siti e itinerari, con schede che indicano tempi di percorrenza e dislivelli, rifornimenti d’acqua, segnaletica, ecc., la guida si offre come viatico a un territorio rimasto per certi versi avulso dalla modernità.

I ruderi di chiese e palazzi, le grotte e gli eremi, i monasteri, i castelli diroccati e le aree archeologicamente interessanti sono presentati dal punto di vista storico, architettonico e strutturale, con attenzione al contesto di natura, di cui si illustrano con piglio scientifico la flora e la fauna. Interessante la voce “criticità”, che mette in evidenza i problemi di ogni singola area; il tutto arricchito da una bibliografia.

L’invito al lettore è di avvicinarsi «come se entrasse in un luogo sacro, in punta di piedi; contemplando e non “consumando” distrattamente quanto si ha di fronte agli occhi».
Già l’aveva intuito l’artista-viaggiatore inglese Edward Lear a metà ’800, quando, tra i primi in Europa, decise di inoltrarsi nelle lontane terre del Regno delle Due Sicilie per scovarne le bellezze e regalarle al mondo attraverso i suoi racconti e le sue litografie.

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