#287 - 5 giugno 2021
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

Montagne di mezzo

di Marco Varotto - Einaudi Editore

L'autore, Marco Varotto, si propone di descrivere e illustrare i problemi di una montagna lontana e diversa dalle mete classiche del turismo estivo e invernale, cioè di quella che chiamiamo mezza montagna o montagna intermedia, e offre una chiave di lettura sulla complessa identificazione della “montagna di mezzo” e sulla sua marginalità territoriale e politica per poi calarsi nel vivo della crisi, specialmente indotta dalla debolezza demografica che la caratterizza e dalla crescita degli spazi incolti e inglobati dalla riforestazione.

Varotto non sposa una visione mitizzante della wildnerness e contrappone alla “dittatura del selvatico” l'attenzione alla biodiversità, dando poi il giusto peso al ruolo dell'uomo, come del resto attesta la casistica dei nuovi contadini-montanari che recuperano terreni abbandonati saldando il recupero della tradizione al “desiderio di futuro”.

In sintesi, il libro offre al lettore non specialista una visione che supera le differenze fra la montuosità, definita dai parametri fisici, e la montanità, in senso antropologico e culturale, per elaborare una visione integrata delle montagne di mezzo.

In questa chiave si muovono anche le proposte operative suggerite per una tutela dell'ambiente naturale e del paesaggio umano miranti alla vivibilità e a una nuova abitabilità. Analisi e riflessioni in grado di arricchire anche il dibattitto in seno al Club alpino italiano.
(Alessandro Pastore)

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