#281 - 6 marzo 2021
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero del giornale - ultimo per il 2025 - ci accomapgnerà fino a NATALE e le Festività del VECCHIO ANNO. Allo scoccare della mezzanotte del 31 DICEMBRE con il Brindisi del NUOVO ANNO, andrà in rete il nuovo numero 370: GIOVEDI 1° GENNAIO 2026 - CORDIALI AUGURI DI BUON NATALE BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua à affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono più a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa è andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
animali

Pubblichiamo mensilmente notizie sull'animale che nello stesso mese
viene messo in evidenza dal Calendario Cites, ritenendo importante rendere informati i nostri lettori
delle crisi di sopravvivenza che specie animali debbono affrontare e le cause che le determinano

Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri

3 - Cacatua delle palme

(Probosciger aterrimus)

Minacce principali: traffico illegale, collezionismo, degrado habitat forestali

Il cacatua (dal malese kaka “pappagallo” e twah “sorella”), tipico delle foreste pluviali dell’Australia e della Nuova Guinea, è un uccello della famiglia Cacatuidae. È caratterizzato da una spettacolare cresta erettile, che si dispiega in base al suo stato d’animo e ricopre un ruolo fondamentale durante il corteggiamento. Il maschio è in grado di fabbricarsi con il becco delle bacchette a partire da rami freschi e cingendole con la zampa percuote il ramo in maniera ritmica, producendo suoni armoniosi con l’intento di attirare le femmine.

3 - Cacatua delle palme

Nell’ambito dei traffici internazionali di pappagalli esotici, l’Italia ha rappresentato in passato uno dei principali Paesi di transito tra quelli di origine - Africa, Asia e Sud America - e quelli di destinazione, principalmente i Paesi dell’Europa orientale. Persistono tuttora situazioni di illegalità costituite da attestazioni, certificazioni CITES e sistemi di marcaggio falsificati. Nel corso del 2019 i Carabinieri dei Reparti CITES, nell’ambito dell’operazione denominata “Giacinto”, hanno eseguito numerosi sequestri di esemplari detenuti illegalmente in alcune regioni del Nord Italia. I carabinieri forestali svolgono, inoltre, costanti e approfonditi controlli presso allevatori e privati per verificare la regolare origine e detenzione degli animali protetti dalla CITES.

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