#276 - 19 dicembre 2020
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archeologia

“Il fine della vita è quello di vivere in accordo con la natura” (Zenone di Elea VI secolo a.C.)

Galeria Antica

Di Antonello Ghera
Associazione Culturale Teverenoir

Monumento Naturale di Galeria Antica: un’avvincente trekking tra le rovine della città morta di Galeria, addentrandosi nel bosco, tra cascatelle d’acqua, antiche rovine e una necropoli etrusca. Tutto a poca distanza da Roma.
Una full immersion nella natura e nella storia lontano dal quotidiano caos della città.
La particolarità di questo luogo ha una doppia valenza: naturalistica e storico‐archeologico. Infatti all'interno della Valle dell’Arrone, che ha rappresentato per migliaia di anni un elemento catalizzatore della frequentazione e dell’insediamento stanziale dell’uomo sin dall’epoca preistorica, troviamo le rovine suggestive del Borgo di Galeria.

Il paesaggio che Galeria offre al visitatore è probabilmente simile a quello che si presentò agli occhi dell’archeologo inglese Thomas Ashby, fotografo e archeologo, che passò di qui a cavallo tra il tra il XVIII e il XIX secolo.
Quanto alle origini alcune fonti attribuiscono la nascita del sito alla civiltà etrusca, quando l’abitato che qui sorgeva prese il nome di “Careia”, un centro di media grandezza, posta sul confine tra il fiume Arrone e i territori di Cerveteri e Veio. La testimonianza del loro sicuro passaggio è data dalla presenza nella zona di alcune piccole necropoli con tombe a camera sparse qua e la nella gola sottostante l’abitato ed alcuni resti di mura all’interno dell’abitato.
Le rovine di Galeria Antica, nel 1999, per delibera della Regione Lazi, sono state dichiarate Monumento Naturale.

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