#273 - 31 ottobre 2020
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Pagine Preziose

Storia del sentiero

Di Torbjørn Ekelund - edito da Ponte delle Grazie e Club Alpino Italiano

"I sentieri sono narrazioni su esseri umani che andavano a piedi. Hanno un inizio, un centro e una fine. Puntano in avanti, verso la meta, ma anche all'indietro, verso tutti coloro che li hanno percorsi prima di noi, fino alla persona che vi ha lasciato la prima orma. La storia dei sentieri è anche la nostra. Miriadi di racconti che parlano di lavoro e sopravvivenza, anelito di esplorazione e migrazione, s'intrecciano come fili, a formare una rete che avvolge l'intero pianeta. E questa è la storia di alcuni di essi".

Sono parole di Torbjørn Ekelund, autore del libro Storia del sentiero. Un viaggio a piedi, appena uscito per la collana di narrativa "Passi" edita da Ponte alle Grazie e Club alpino italiano.

Un libro che deriva da una vicenda realmente accaduta: la diagnosi di epilessia che ha cambiato per sempre la vita di Ekelund. Non potendo più guidare infatti, lo scrittore norvegese ha iniziato a frequentare il mondo a piedi, percorrendo anche i sentieri, che la sua penna ha iniziato a raccontare.

L'autore si chiede chi li ha tracciati e perché, indagando sulle mete dei nostri antenati e cercando di scoprire i paesaggi che vede chi li percorre, oltre ai suoni e agli odori che si possono percepire.

"Tutte queste osservazioni sono impossibili per chi viaggia in auto, in treno o in aereo, allora perché l'umanità ha smesso di camminare?".
E' l'interrogativo che si pone Ekelund. "Se possiamo comprendere noi stessi mettendoci in relazione con il paesaggio, che cosa perdiamo in un'epoca di viaggi in automobile e di app per l'orientamento? E che cosa potremmo guadagnare rimettendoci di nuovo sui sentieri?".
Per trovare una risposta, lo scrittore contempla e studia i tracciati dell'uomo in movimento, raccontando l'emozione del paesaggio, del viaggio lento, alla riscoperta della natura, spiegando la sua scelta di prendere la via meno battuta, nei sentieri come nella vita.

Il libro di Ekelund aggiunge un ulteriore tassello letterario alla filosofia e alla mission del Club alpino italiano di promuovere sia a livello sociale che individuale il ripristinare, tracciare, mantenere in efficienza e incoraggiare il percorrere i cammini nella natura, che un tempo costituivano una parte rilevante della viabilità nel territorio.

Torbjørn Ekelund è scrittore, giornalista e co-fondatore del magazine online Harvest, che parla di wilderness, ambiente e relazione con la natura. Per la collana "Passi" ha pubblicato Il bambino e la montagna (2019).

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