#272 - 17 ottobre 2020
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Anniversari

Il Columbus Day si svolge ogni anno in diversi paesi del continente americano.
Disconosciuto e osteggiato in varie forme, quest'anno è di moda abbattere
le statue del nostro Cristoforo Colombo indicato come nemico degli americani.
Ci sembra giusto ricordarlo coi versi burleschi di Pascarella che sicuramente
farà sorridere Cristoforo, ovunque sia, anche con la testa di bronzo mozzata.

Columbus Day - 12 ottobre 1492

Quando Cristoforo Colombo scoprì l’America ...

...a sua insaputa

Di Nicola Bruni - giornale belsito con vista

Si potrebbe stilare un lungo elenco di personaggi della storia o della cronaca che si sono segnalati per aver compiuto cose notevoli nel bene o nel male, addirittura “senza saperlo”. Il più famoso è Cristoforo Colombo, il navigatore genovese che nel 1492 scoprì l’America a sua insaputa credendo di essere approdato nelle Indie occidentali.

...a sua insaputa

Dopo di lui, Americus o Amerigo Vespucci, l’esploratore e scrittore fiorentino che, a sua insaputa, dette il proprio nome al Mundus Novus scoperto da Colombo, dopo aver pubblicato nel 1502 lo scoop che si trattava di un continente diverso dall’Asia. In effetti a decidere che quel continente fosse chiamato America fu il cartografo tedesco Martin Waldseemüller, che nel 1507 su proposta del poeta Matthias Ringmann introdusse il toponimo nella nomenclatura geografica del suo celebre planisfero (e poi, quando ormai quel nome si era affermato, si accorse di aver commesso un errore). Il bello è che - secondo il racconto in dialetto romanesco “La scoperta de l’America” (1894) del poeta umorista Cesare Pascarella - neppure gli indigeni del Nuovo Mondo scoperti dai colonizzatori europei sapevano di essere americani:

...a sua insaputa

“veddero un fregno buffo, co’ la testa / dipinta come fosse un giocarello, /
vestito mezzo ignudo, co’ ’na cresta / tutta formata de penne d’ucello. /
Se fermorno. Se fecero coraggio… / - A quell’omo! je fecero, chi séte?/

  • E, fece, chi ho da esse? Sò un servaggio” […].
    “E quelli allora, co’ bone maniere, / dice: - Sa? Noi venimo da lontano, / per cui, dice, voressimo sapere / si lei siete o nun siete americano.
    -Che dite? fece lui, de dove semo? / Semo de qui, ma come sò chiamati /
    ’sti posti, fece, noi nu’ lo sapemo.
    Ma vedi si in che modo procedeveno! / Te basta a dì che lì c’ereno nati /
    ne l’America, e manco lo sapeveno”.

                    www.belsitoconvista.eu - ottobre 2020
AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit è realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessità di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietà tra singoli e le comunità, a tutte le attualità... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicità e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libertà di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.