#267 - 11 luglio 2020
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Arte

Le dolomiti dal cuore alla tavolozza

Dolomiti in cinemascope

Di Filippo Parodi

La conchiglia del Catinaccio, d'inverno. (50x36) – Ho trovato un punto di vista veramente speciale: abbraccia la cima e la valle pensile del Catinaccio ma si apre anche verso le Torri del Vajolet costruendo uno schermo panoramico gigante quasi un cinemascope.
Il cielo sembra un sipario orizzontale che vorrebbe calare ma non si decide a concludere la scena che il sole ha già lasciato al blu gelato.
A sinistra la grande parete scende verticale fino alla valle bianca, la neve disegna pianori e cenge, alberi e crode dando rilievo alle quinte di roccia che inquadrano la scena.
A destra le torri del Vajolet svettano con I loro profili da grandi protagoniste delle Dolomiti, magiche architetture della natura.
Com'è maestosa e possente la conchiglia del Catinaccio e come sono snelle e vezzose le Torri in un concerto che non finisce mai di stupire e non si esaurisce mai, neppure quando la neve assorbe le voci e il silenzio cerca il suo spazio per applaudire il concerto.

Dolomiti in cinemascope

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