#266 - 27 giugno 2020
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterà  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerà  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Ambiente

A cinque anni dalla "Laudato sì"

Città del Vaticano

La casa comune

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“In cammino per la cura della casa comune – A cinque anni dalla Laudato si’ ” è il titolo di un documento elaborato dal Tavolo Interdicasteriale della Santa Sede sull’ecologia integrale per “dare concretezza al nuovo paradigma di ecologia integrale” e rispondere alle indicazioni e alle speranze che suscita la "Laudato sì" soprattutto nelle giovani generazioni.

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“Ribadire la centralità della dimensione dell’ecologia integrale nella vita di tutti noi e aiutare a trovare modalità concrete per viverla e declinarla a partire dalla propria sensibilità, ma soprattutto a partire dalle esigenze della cura della nostra casa comune e di coloro che la abitano, specialmente se si trovano nelle situazioni più disagiate e vulnerabili”. Questo il cuore del documento in cui si suggeriscono “proposte operative” sull’ecologia integrale, al centro della Laudato si’.

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“Le Chiese particolari sono chiamate a dare un buon esempio di coerenza” con quanto indicato nell’enciclica: “Iniziative di educazione e di formazione all’ecologia integrale, di raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti, di utilizzo di mezzi di trasporto meno inquinanti, di consumo critico e circolare, di migliori sistemi di isolamento per gli edifici, di efficentamento energetico, di investimento etico, di abolizione della plastica usa-e-getta, di cura degli spazi verdi”.

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Argomenti sui tavoli dei Governi più avveduti e delle Nazioni più sensibili alle quali nei quali la Chiesa Cattolica può dare “un contributo significativo attraverso le sue diverse istituzioni, parrocchie, scuole, università, ospedali”: “In questo tempo difficile, che sarà destinato a cambiare non poco le società in cui viviamo – il riferimento è alla pandemia in atto – siamo chiamati ad aver cura gli uni degli altri, a non chiuderci nell’egoismo, a promuovere e difendere la vita umana dal suo sorgere fino al suo naturale compimento, ad offrire cure mediche adeguate per tutti, ad alimentare la solidarietà internazionale, a combattere la cultura dello scarto, a studiare, costruire insieme nuovi sistemi economici e finanziari più equi, a impegnarci per il dialogo, la pace, il rifiuto della violenza e della guerra”.

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Ancora,“Tutto è connesso”, ci insegna la Laudato si’: “Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale”. “Dare concretezza al nuovo paradigma di ecologia integrale”, in questa prospettiva, significa avere “una visione lungimirante, che deve concretizzarsi nei luoghi e negli spazi in cui si coltivano e si trasmettono l’educazione e la cultura, si crea consapevolezza, si forma alla responsabilità politica, scientifica ed economica, e, in generale, si procede ad azioni responsabili”.

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