#264 - 30 maggio 2020
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarrà in rete fino alla mezzanotte del 19 aprile, quando lascerà il posto al numero 350. Ora MOTTI per TUTTI : - Finchè ti morde un lupo, pazienza; quel che secca è quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport è l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista è colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
animali

Modi di dire e ammiccamenti scherzosi

Sulle oche

di Roberto Bonsi

Signore e signori, dovete rendervi conto una volta per tutte, che l'oca, il tanto "bistrattato" bipede del Regno animale è in realtà un animale nobile, fedele, combattente e coraggioso.
Ci sarebbe tanto da dire ed anche da ridire sull'oca, che insieme al gallo, alla gallina ed al tacchino, tende ad essere l'autentica "regina" e coprotagonista del pollaio nostrano ed anche di quelli più lontani.

Sulle oche

"Sei proprio un'oca", cosi si apostrofa, rivolgendosi, in questo caso, ad una persona di sesso femminile. Questo con veemenza, in modo brusco, ed oltremodo dispregiativo. Proprio qui sta l'errore, e sapeste quanto lo stesso risulta madornale, in quanto, come si suol dire, a conti fatti, l'oca è invece al contrario, un animale molto intelligente.
Non vi ricordate, nei tempi, per alcuni, come il sottoscritto, oltremodo lontani, della scuola elementare, quando l'insegnante ci parlava degli attacchi sferrati dai Galli all'Urbe dei nostri antenati romani?
Si crede di poter rispondere: -"Certo che sì!!!"-. L'esercito dei Galli si colloco' ben asseragliato, sotto le possenti mura del Colle Campidoglio, e furono proprio le bianche oche che starnazzando a più non posso, misero in allarme la stanca guarnigione romana che un tantino demotivata, era stata posta a guardia di quell'area così importante per determinare la conquista dell'intera città, che come sappiamo fu poi definita: "Eterna".

Sulle oche

Dall'antica Roma a ... "volo d'uccello", e correndo attraverso i secoli, trasferiamoci prontamente nella campagna pavese di oggigiorno e più precisamente in quel di Mortara, un fiorente comune, situato a circa una cinquantina di chilometri a sud di Milano, la nostra italica "grande mela" .
A Mortara, dove si respira già a pieni polmoni un'aria diversa, più salubre e frizzantina, tra risaie, campi verdi, e terreni fruttiferi, e dove c'è annualmente un grande manifestazione atta a celebrare l'oca dove però viene premiato il "re ocone", si proprio lui, il maschio dell'oca. Mortara è da considerarsi il capoluogo di quel territorio pavese denominato Lomellina, e qui per l'appunto ogni anno nel corso dell'ultima domenica del mese di settembre, si svolge la "Sagra dell'Oca", e la stessa é da oltre mezzo secolo che si attua, in quanto si é cosi inteso ricordare la Duchessa Beatrice d'Este, esponente del nobile casato di Ferrara, dal quale ebbe il cognome. Beatrice andò sposa a Ludovico il Moro, Signore di Milano, che in quel tempo andava spesso in quelle terre per dedicarsi alla caccia, mentre l'augusta consorte attorniata dalle sue dame di compagnia, lo attendeva per l'appunto, in quel di Mortara.

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Una grande sfilata in costume medioevale è solitamente il "clou" di questa manifestazione, con anche la presenza di bancarelle colme di ogni ben di Dio, compresi i salumi e gli insaccati che si possono ricavare da questo straordinario ed impagabile animale, anche per certi versi da compagnia, perché no? I ristoranti del luogo ripropongono i loro menù a tema, poi si svolge anche il "Palio del gioco dell'oca". Una rassegna di presentazione delle oche tutte più o meno simili tra loro, ma anche diverse, nelle varie selezioni di razza, ed infine si elegge il "Re Ocone". Credetemi, vale davvero la pena di recarsi a Mortara ed in tutta la Lomellina, per questa e tante altre ottime motivazioni.

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A proposito di ... oche, ma non troppo, chi scrive, nel lontano agosto 1962 era ad un "picnic" familiare in un verdissimo campo nei pressi di Teolo, sui Colli Euganei, nel padovano, quando dalla radiolina accesa quasi a tutto volume, uscì a sorpresa la ferale notizia dell'improvvisa morte di Norma Jean Baker. Ma chi era costei???. In realtà era il vero nome della celebre attrice americana Marylin Monroe, ancor oggi celebrata a più non posso dai vari mass-media e da fin troppa paccottiglia, che sfrutta la sua immagine. Marylin in fondo era una donna sola, piena di apprensioni e di paure, e la sua scomparsa fu poi derubricata come suicidio per l' ingestione di un potente sonnifero mescolato ad un superalcolico, ma si parlò e si scrisse di altre risultanze, con al centro spie ed agenti segreti, per via di una sua non troppo nascosta relazione sentimentale con John Fitzgerald Kennedy il Presidente U.S.A. di allora, che solo un anno dopo fu assassinato al suo arrivo per una visita ufficiale in quel di Dallas nel Texas.

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La Monroe, grande "star" del cinema americano ed internazionale dell'epoca, fece films non sempre di grande spessore, ma che sono comunque rimasti nella storia del cinema mondiale. Pellicole dove in buona parte recito' delle parti che la facevano apparire come nel discredito dell'animale del quale stiamo scrivendo. Nella vita di tutti i giorni, l'attrice pur come è stata descritta poco sopra, era in realtà una bella donna, intelligente ed empatica, ma solo bisognosa di affetto. Andate a leggere la sua biografia, per meglio comprendere il personaggio e la sua vita, sia quella professionale che privata.

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L'oca, la nostra amica oca è una bestiola di carattere, e non facilmente si lascia avvicinare da chi non conosce. Meglio non provare una sua improvvisa beccata nei glutei, attenzione!!!. La si può considerare al pari di un cane da guardia nel contesto di una fattoria o nella casa colonica sul cui terreno vive. Al riparo e nella notte vive sul pollaio al pari del Gallo e delle galline. A proposito del pollaio, mi si consenta una veloce divagazione. Ad ovest della "megalopoli" lombarda, cioè Milano, poco prima di entrare nell'abitato di Settimo Milanese, da dove poi si va in direzione del magentino e del Piemonte, sull'intonaco del muro maestro di una casa posta parallelamente alla strada, risulta così scritto: -"La vita è come la scala del pollaio, corta e piena di merda". Quanta triste verità in queste parole.

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Ma torniamo al tema prefissato e scriviamo del gioco dell'oca, chi non si e mai deliziato con questo gioco??..di che cosa si tratta?. Ben lo sappiamo!!!. É un gioco classico, con una sua lunga parentesi storica, e si gioca su un tabellone posto su di un tavolo, graficamente composto da tante caselle, e con varie situazioni. Vi sono due dadi e degli appositi segnalini per far così giocare le persone. Vince chi per primo arriva al traguardo. Nel corso dei lontani anni '50 e '60 nello stesso periodo in cui brillava la fama di Marylin Monroe, nacque una nuova "stella" destinata ad offuscare la fama della stessa Monroe, Jane Mansfield.Chi é un po' in su con gli anni, chissa se la ricorda?. Questa nuova attrice si impose partecipando ad alcuni concorsi di bellezza. Aveva dei lunghi capelli color biondo platino ed un fisico davvero prorompente. Fece diversi films e commedie in teatro, tra cui uno anche qui in Italia, con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, ma senza lasciare una vera e propria traccia artistica di sé. Nell'immaginario collettivo di quel tempo veniva considerata al pari di un'oca, e pensare che aveva un quoziente intellettivo pari a 162, ricordando che il q.i. di Albert Einstein era 160, e tra le altre cose, conosceva in modo approfondito molte opere di William Shakespeare, quindi proprio un oca non era. Morì decapitata in un incidente d'auto, ancora in giovane età, nel 1967 a soli 34 anni.

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Il dizionario "Sabatini-Coletti, così si esprime indicando il palmipede del quale stiamo largamente trattando: Denominazione comune di un uccello con zampe palmate, collo lungo e ricurvo , robusto becco arancione o giallo, con piumaggio di colore bianco (...). Alcuni anni fa, chi scrive, fu invitato ad una conferenza-stampa al C.N.R. (Consiglio nazionale delle Ricerche) in quel di Roma, con partenza da Milano-Linate. l'aereo era già sulla pista, molto vicino alle porte dell'aerostazione, e noi della stampa eravamo già a bordo, quando arrivò una seconda ondata di passeggeri tra i quali individuai la "soubrette" ed attrice Valeria Marini, allora al suo apice. Ne fui felice e lo fui, manifestandolo, ancor di più, quando venne a sedersi proprio vicino allo scrivente. Dopo il decollo, per questo volo di appena cinquanta minuti, abbiamo avuto modo di parlare del più e del meno, poi all'arrivo a Fiumicino, ci salutammo. La rividi al Teatro Carcano di Milano, dove recitava nella veste di prima attrice, nella commedia: "Nata ieri", il cui testo parla di una donna svampita, di una vera e propria oca. In quel tempo, proprio per la voglia di sfondare, tentava di imitare a modo suo, la grande "icona" Marylin, e per questo certa stampa la tacciava come una stupida oca , cosa non vera, che ha poi dimostrato nel consolidarsi del suo successo e nel farsi amare dal pubblico.

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Tanto si può scrivere su questo simpatico animale, ma in questo momento, la stanchezza ci prende, ed e come scrivere con una vecchia penna d'oca.
Ricordiamo anche i piumini, ed i cuscini, con al loro interno il suo caldo e rassicurante piumaggio. Rammentiamo il militare "passo dell'oca", specie quello delle grandi marce di alcuni regimi dittatoriali. avere la "pelle d'oca", è una sensazione particolare, quando una persona vive una situazione ad impatto improvviso, e gli si aprono ... per cosi dire i pori della pelle, specie quelli degli avambracci. un detto della mia terra natia, l'Alto ferrarese, cosi recita: -"L'oca ad Fargnan, c'l era in Po e l'andava in ca a bevar". (N.d.a.: L'oca di Fargnani (un cognome) che era in Po e andava in casa a bere). Bye, bye!!!.

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Nei pressi di Bologna, c'è la cittadina di Budrio, molto nota in ogni dove, per un particolare piccolo strumento musicale a fiato, che riproduce le sembianze di questo palmipede, e lo strumento in questione che é di terracotta, proprio per le sue dimensioni, si chiama ocarina. In loco c'è proprio un museo a lei dedicato, ed esiste anche il sito web: www.ocarina.it. e qualora lo voleste, sempre "online" potete richiedere l'invio di una bella ocarina per il piacevole diletto di suonare con questo originale e storico strumento. Nel lontano Giappone, da secoli, nella letteratura esiste una sorta di componimento poetico pari al nostro celebrato "Ermetismo", e lo stesso si chiama "Haiku", ed in merito al nostro pamico animale, ve ne presentiamo uno che lo riguarda: "Il mare si oscura/il grido delle oche selvatiche/qualcosa di bianco". Lo scrisse tale Basho. Sull'oca, esiste anche un proverbio in latino: "Tres feminae et tres anseres nundinae sunt"(traduzione: "Due donne e un'oca fanno mercato). Per star allegri, possiamo citarvi anche una barzelletta su di loro: Un cane ad un'oca: -"Che freddo, ho la pelle d'oca!. E l'oca: -"Già fa un freddo cane!"-.Ah l'oca che splendido animale!!!. Per una sua ricerca più approfondita sul piano scientifico, andate su "Internet". Ciao oca!!!. Non sei affatto tale.

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