In occasione del centenario della nascita di San Giovanni Paolo II
(18 maggio 1920 – Città del Vaticano, 2 aprile 2005)
Il Papa della libertà, della giustizia, della pace, della bellezza
Eco del lontano "soffio"
Parola del Mistero per gli uomini di oggi
di Dante Fasciolo
“Non abbiate paura. Aprite le porte a Cristo”.
Alta e possente risuona la Tua voce
e l’impronta del Tuo Pontificato marca con forza e convinzione ogni cuore.
Venuto da lontano, straniero, dopo tanti papi italiani,
hai punteggiato di sorprese il Tuo cammino terreno, e milioni di uomini
incontrati in ogni dove hanno sentito il respiro profondo della Tua spiritualità.
“Il Papa non può rimanere prigioniero del Vaticano.
Io voglio andare da tutti... dai nomadi delle steppe ai monaci
e alle suore nei conventi...voglio attraversare la soglia di ogni casa”
Hai detto questo, e lo hai fatto, memore della lunga prigionia
che ha subito il Vangelo, e a tutti hai ricordato:
“Dovete conoscere la ‘prigione’ per apprezzare questa libertà”
Così, incontro dopo incontro, hai guidato milioni di smarriti giovani
lungo i sentieri della libertà. Con la poesia del Tuo cuore li hai accarezzati,
hai dato loro amore e comprensione e hai preteso da loro rispetto,
sentimento e azione per il volto sfregiato della nostra società malata:
“La legge del profitto non può essere suprema”
hai a lungo ripetuto ai grandi della terra,
indicando la giustizia e la solidarietà
come valori per una riconciliazione umana e divina.
In molti Ti hanno applaudito, in pochi ubbidito.
Il ricco Epulone ha fatto sfoggio della sua potenza
e ha schierato leggi, furbizia, eserciti e violenza: trama sottile e crudele
che abbraccia e schiaccia i deboli, i giusti, gli onesti di ogni giorno,
nel trionfo di immuni sorrisi beffardi.
E’ allora, che di fronte alla vergogna del mondo,
la Tua voce strozzata di pianto si è fatta grido,
si è fatta eco della voce di milioni di bimbi affamati,
di donne disperate e malate, di uomini spinti alla guerra;
si è fatta monito per tutti:
“Dio una volta ha detto ‘Non uccidere’.
Nessun gruppo umano può calpestare la sacra legge di Dio.
Nel nome della crocifissione e della resurrezione...convertitevi.
Un giorno, il giudizio di Dio arriverà”.
..e un giorno di primavera, 4 aprile 1999, Pasqua del Signore,
rasserenato dallo Spirito della Risurrezione,
hai gettato il tuo cuore oltre il millennio, e hai inviato una lettera agli artisti,
“geniali costruttori di Bellezza”,
esortandoli a difendere e a diffondere il senso della Creazione e della Vita:
“La Parola biblica si è fatta immagine, musica, poesia
evocando con il linguaggio dell’arte il Mistero del Verbo fatto carne”.
Eco del lontano “Soffio”, un impegno costante ha distinto schiere di artisti
assetati di sapere e di capire:
oriente e occidente hanno confrontato e intrecciato la loro arte
e hanno affidato il loro umanesimo al tempo del Rinascimento.
“ Il riflesso del Mistero insondabile che avvolge ed abita il mondo”
muta in pathos: sentimento e vibrazione che stupiscono
con suoni, parole, forme, colori…
Dialogo per un’intesa dal profondo,
ispirazione e macerazione…
“Vieni, Spirito Creatore, visita le nostre menti,
riempi della Tua Grazia i cuori che hai creato”