In occasione della Giornata Mondiale dei malati di lebbra - 26 gennaio
e in memoria di Raoul Follereau - Apostolo dei Lebbrosi
Ai giovani che non hanno l'animo assuefatto al male,   
alle ingiustizie, alle menzogne, Follereau si rivolge    
con parole di incitamento ad operare per gli altri:   
è sincero perché egli stesso ha fatto questa scelta.
Uno scopo alla vita
Una sconvolgente realtà a distanza di 60 anni
Di Raoul Follereau - da "Se Cristo Domani"
All'opera miei giovani amici!
Mentre i Grandi preparano il suicidio dell'umanità
o si divertono a giocare alle bocce
nella stratosfera, la sconvolgente moltitudine
dei Poveri si sforza di sopravvivere amandosi.  
E verso di loro che bisogna andare.
E per loro che bisogna combattere.
Sono loro che dobbiamo amare.  
Cercate uno scopo alla vostra vita?
Mancano nel mondo tre milioni di medici:
diventate medici.
Più di un miliardo di esseri umani non sanno
né leggere né scrivere:
diventate insegnanti.  
Due uomini su tre non mangiano a sazietà:
diventate seminatori e fate sorgere dalle terre
incolte raccolti che li sazieranno.  
I vostri fratelli hanno bisogno di voi:
in qualunque disciplina diventate molto
semplicemente, molto nobilmente degli «operai»:
Poiché ogni lavoro è nobile quando lo siappende
a una stella.
Diventate qualcuno per fare qualcosa.
Rifiutate di mettere la vostra vita
su un binario morto.
Ma rifiutate anche l'avventura in cui la parte
dell'orgoglio è più grande di quella del servizio.
Denunciate, ma per esaltare.
Contestate, ma per costruire.
Che perfino la vostra rivolta stessa e la sua collera,
siano amore!  
Sono forti coloro che credono e che vogliono costruire.
Costruite la felicità degli altri.
Il domani avrà il vostro viso.
Il mondo sta diventando disumano:
siate uomini.
        