#230 - 17 novembre 2018
AAAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo numero rimarrà  in rete fino alla mezzanotte del giorno di sabato 31 maggio quando lascerà  il posto al numero 364 - BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, può durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchè" (Mark Twain) "L'istruzione è l'arma più potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) «La salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchè i servizi sanitari siano accessibili a tutti». Papa Francesco «Il grado di civiltà  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensì nella capacità  di assistere, accogliere, curare i più deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltà  di una nazione e di un popolo». Alberto degli Entusiasti "Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità , vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
comunicazione

«Come echi che a lungo e da lontano tendono a un'unità profonda...» Baudelaire

Sant'Oreste (Roma)

Nella foresta dei simboli

Open Call for Artists - International Mail Art

L'invito di Pier Paolo Piscopo

Il termine simbolo deriva dal verbo greco σύμ-βάλλω «mettere insieme».
Avete voglia di farvi cercare in una foresta di simboli?
Volete farvi trovare da qualcuno che ripercorra le vostre orme, i simboli che avete lasciato per farvi trovare da qualcuno che le riesca a capire; partecipate!
Che vogliate celare il vostro nome, o un messaggio, è lo stesso. Basta che camuffiate, celiate, eludiate.
Solo gli iniziati, chi sarà vicino al vostro sentire, potrà ritrovarvi. Un gioco per riconoscerci.
Dove volete farvi trovare e come, lo deciderete voi.

Quello che non può essere raggiunto dalla razionalità o dalla scienza, l'agape e l'amore lo troveranno con naturalezza, aiuteranno a decifrare quello che avete nascosto e solo tramite l'intuizione si arriverà a voi.
Esiste un codice nell'arte? No!
L'arte è libera. Rimandi, ricordi, colori, suoni, odori, profumi, associazioni… L'artista, grazie alla sensibilità, sarà capace di far intuire, dietro la foresta di simboli in cui nasconde se stesso, il suo concetto e le sue corrispondenze.
Ognuno ha un codice per comunicare. Devi trovare chi lo conosce e lo sa decriptare, perché gli risuona dentro: un codice genetico.
Il codice genetico è l'insieme delle regole contenute nel nostro acido desossiribonucleico o DNA.

La comunicazione è al centro di tutto e l'arte nasce come strumento di comunicazione, sulle pareti di roccia per dare un senso a ciò che per sua natura non lo aveva e comunicarlo. Il senso è un concetto tipicamente artificiale, antropologicamente concettuale. Comunicare no, è innato.
Comunicare è animale, puro essere e l'Arte nasce dall'istinto di una presa diretta sulla realtà, una voglia di riprodurre se stessi nella realtà e nella bellezza da cui siamo travolti, come un'onda, come un'anomalia.
Comunicare con dei simboli, con delle immagini e alchimie che rimandano ad altro da noi: questa è la sfida.
Entrare e ritrovarsi in una foresta di simboli, un buio smeraldo che riluce dietro l'ombra fitta di una incomprensione apparente e lasciate allo spettatore-lettore-fruitore di decifrare il messaggio. Chi vi troverà parlerà la vostra stessa lingua.
Avete voglia di giocare?

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