Precarietà operaia
di Giovanni Di Lena
Non contiamo più niente:
siamo i deportati
della globalizzazione
le pedine
delle multinazionali.
il governo
snobba le proteste,
emette diktat artificiosi
e ci scaraventa
sul lastrico.
Non abbiamo più nulla:
persa è la dgnitÃ
fratturati sono i sentimenti
e il sangue
non scorre più nelle vene,
ma sulle vie
della disperazione.
La precarietÃ
plasma i principi
sgretola le forze
e incatena la libertà .
Custodite nella memoria,
le nostre conquiste
bruciano nella notte.