#222 - 7 luglio 2018
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero rester in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascer il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Piccoli Grandi Musei Italiani

Affinchè il lavoro di Antronio Catalano non muoia

Non spegnete i sogni

Di Giampiero Monaca, maestro

Una città che destina uno spazio pubblico a una raccolta eterogenea, raffinata e visionaria dedicata ai sogni, alla fantasia, all’intima valorizzazione e condivisione di poesia sogno e immaginazione dimostra di essere poetica, lungimirante, audace.

Non spegnete i sogni

Fino ad oggi, ad Asti, in alcuni locali di proprietà comunale in Palazzo Ottolenghi, ha trovato sede il Museo dell’Immaginario, curato dall’artista e attore di fama internazionale Antonio Catalano.
Legni, foglie, collezioni di fiocchi di neve, forme di pane sospese (cibo per l’anima) armadi sensibili, e la “cappella dei meravigliati”: una meravigliosa sala riccamente decorata, tempio laico per sostare, meravigliarsi, ritrovare il fanciullo che coraggiosamente sopravvive in noi e che osa emergere, a tratti, regalandoci emozioni, riportandoci alla connessione con i nostri sentimenti, aiutandoci a desiderare e a creare mondi nuovi.
Tutto finito? Così sembrerebbe. Qualche giorno fa è arrivata, come un fulmine a ciel sereno, la notizia che annuncia un imminente sfratto del museo, delle sue opere e decorazioni murali uniche.
La convenzione di concessione d’uso dei locali non è stata più confermata da parte del Comune di Asti.

Non spegnete i sogni

D’un tratto questi locali vengono richiesti per essere destinati ad altro uso: pare che al posto del museo, debba trovare sede un locale per ristorazione o degustazione di prodotti locali. Certamente vino , tartufi, agnolotti e bagacaôda sono prodotti d’eccellenza che meritano rispetto e promozione. Non sembra però che ad Asti manchino ristoranti, vinerie, brasserie e locali di degustazione.
Il Museo dell’immaginario è invece, unico nel suo genere, un luogo di sosta per turisti e abitanti affamato di arte fruibile, di valorizzazione dell’immaginario, di stimoli alla fantasia e alla creatività.
Uno luogo di “arricchimento e sostentamento per l’anima” sempre a disposizione di scolaresche, di comitive.

Non spegnete i sogni

C’è da auspicare che la lungimiranza dell’amministrazione comunale possa riconsiderare la richiesta di “liberare e restituire i locali” lasciando che il Museo dell’immaginario rimanga attivo e a disposizione di chi ha fame di emozioni più che di peperoni.

Non spegnete i sogni

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