#220 - 9 giugno 2018
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero resterŕ  in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascerŕ  il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, puň durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni piů importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perchč (Mark Twain) "L'istruzione č l'arma piů potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non č un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perchč i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civiltŕ  di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bensě nella capacitŕ  di assistere, accogliere, curare i piů deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civiltŕ  di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo č un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminositŕ, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Fotografia

Paradosso della fotografia

sostantivo femminile declinato al maschile

di Giuseppe Cocco

Il paradosso della Fotografia è che, a dispetto del genere femminile del termine, parte al maschile: viene teorizzata ed inventata da uomini, ma d’altronde le scienze, fino all’800 sono state appannaggio del genere maschile e altrettanto le arti, con poche eccezioni.

Paradosso della fotografiaParadosso della fotografia

Utilizzato da uomini, passeranno decenni perché lo strumento fotografico venga usato da donne autrici come espressione di visioni e sentimenti (Diane Arbus, Donna Ferrato, Mary Ellen Mark, Graciela Iturbide, Francesca Woodman, Nan Goldin, Carla Cerati, Dorothea Lange, Flor Garduno, Tina Modotti, Julia Margaret Cameron, Annie Liebovitz, Letizia Battaglia, Cindy Sherman, Vanessa Beecroft, Marina Abramovic, Vivian Maier, solo per citare qualche nome, di varie nazionalità e di varie epoche).

D’altronde, è pur vero che l’Arte è sinonimo di parità di genere; infatti, l’artista altro sostantivo femminile, ha caratteristiche e sensibilità femminili che prescindono dal genere dell’autore; gli artisti fotografi hanno in genere una maggiore capacità di “empatia fotografica”, intesa come istintiva inclinazione ad occuparsi intimamente ed emotivamente dei loro soggetti.

Paradosso della fotografiaParadosso della fotografia

Interessante a questo proposito il paragone e la similitudine che accomunano le fotografie delle due bambine che trovate in questa pagina; di due epoche diverse 1800 e 1900, fotografate da un uomo Lewis Carrol ed una donna Letizia Battaglia, in due isole Sicilia ed Inghilterra.
Non è escluso che l'occhio della Battaglia, al momento dello scatto, non sia stato informato dalla conoscenza della precedente di Carrol. Paiono sorelle sia nella similitudine dei visi, taglio di capelli, spalle scoperte da un vestitino un po' sdrucito; e poi la testa leggermente inclinata a sinistra, appoggiate al muro, serie con uno sguardo indecifrabile e misterioso.
Infine, significativo lo stesso gesto della mano destra che regge fiori in Alice trasformandosi in pallone nella bambina della Battaglia.

Paradosso della fotografiaParadosso della fotografia

Le parole che accomunano donne e uomini fotografi e artisti, e meglio raccontano il loro approccio fotografico, sono emozione e compassione, nel suo senso piĂą alto dei termini.

Guardare il mondo, la vita, i fatti e le persone con occhi di artista significa fotografare con l’urgenza di mettere in un rettangolo l’esito emotivo e la sintesi intima di tale visione.
Ogni artista fotografa elabora uno stile proprio, aree d’interessi specifici, linguaggi diversi, né più né meno di ciò che fa ogni artista fotografo, senza distinzioni possibili legate all’identità.

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit č realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessitŕ di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidarietŕ tra singoli e le comunitŕ, a tutte le attualitŕ... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicitŕ e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libertŕ di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.