Ballata post-elettorale 8
Di Mario D'Alessandro
Quattro aprile, ecco il rituale
degli incontri al Quirinale
di cui parlano da mesi
i più gran … politichesi!
Tutto già previsto è stato
nei dettagli anche illustrato
quasi fossero esegeti
del futur tutti profeti.
Nel dettaglio ora vediamo,
quel che insieme ci attendiamo.
Di Maio, chissà perché,
detto il “premier†che non c’è,
a Palazzo Chigi aspira,
ma di certo sbaglia mira:
se vuole esser presidente
nessun gli dice niente,
in Italia il Parlamento,
non lo scordi un sol momento,
solo può legiferare
e così può governare,
ma può aver tale speranza
solo chi ha la … maggioranza,
se si impon con troppo ardore,
può esser solo dittatore.
Un duce ci è già bastato
nell’Italia del passato,
e Di Maio, di sicuro,
non è quello del futuro!
“Berlusconi non lo voglio!â€
fa Di Maio, pien d’orgoglio,
mentre a Pasqua a Pomigliano
già lo scettro sente in mano.
Gli rispondon: “Niente veti,
se vuoi avere giorni lietiâ€.
E Salvini, pronto, dice:
“Chi più dialoga è felice,
se al grillino ciò non piace
alle urne torni in paceâ€.
E con questa tiritera,
ogni giorno si fa sera,
ma ognun vuol la soluzione
per … salvare la Nazione,
ma vuole esser candidato
perché dice: “Mi han votato!â€
Non ammette discussioni
con la Destra e la Meloni,
che peraltro già si sente
“prima donna presidenteâ€.
Il Pidi, e forse ha ragione,
se ne sta all’opposizione.
Sarà Sergio Mattarella
ad estrarre la cartella
per trovare alfin l’accordo
superando il disaccordo
esistente tra i partiti
con i voti …. tripartiti,
che a nessuno è sufficiente
per avere il Presidente?
Non ci resta che aspettare:
c’è poco da profetare!