Taormina
di Dante Fasciolo
Sfrecciano  veloci e sicure,
piegano il verso con armonia,
intrecciano coreografie da brivido,
e segnano il cielo coi colori della patria.  
Il verde e il rosso si mescolano col bianco delle nuvole
e multiforme caleidoscopiche
tingono di informale una tavolozza di colori; 
tecnologici pennelli penetrano l’atmosfera,
senza ferire…accarezzano teneramente…
intesa e connubio tra scienza e cielo.  
Gli occhi dei potenti del mondo
hanno sguardo fisso all’alto,
volti sereni ed attenti,
respiro lento…sospeso quasi…silenzio!  
Si discutono a Taormina i problemi del mondo
prodotti, aggirati, irrisolti…da tempo…
e ora il tempo stringe il suo nodo scorsoio,
i cuori pulsano disarmonici propositi,
le menti macinano inconciliabili progetti.
Si rincorrono e si scontrano
gli effetti negativi dell’ignavia
che brucia il tempo dell’azione che, per contro,
reclama consapevolezza e rispetto.  
Consapevolezza della stato del pianeta,
e rispetto per la natura e i suoi limiti;
consapevolezza delle potenzialità umane,
e rispetto per i deboli e i poveri;
consapevolezza delle responsabilità da assumere,
e rispetto per i diritti dei popoli;
consapevolezza del senso vero della democrazia,
e rispetto e aiuto per una autentica promozione dell’uomo.   
L’armonia delle frecce tricolori, 
e il loro verso unitamente misurato, arduo e determinato,
sia oggi per i potenti del mondo
monito e insegnamento.
 
        