Strategie
di Dante Fasciolo
Una delle parole di moda è strategia.
Non c’è discorso tra esseri umani,
al bar, a scuola, sul tram, in ufficio, in fabbrica…
in cui non ci sia infilatala parola strategia.
E anche se non la si pronuncia
esiste nel sub conscio di ciascuno di noi
e ogni cosa che facciamo la mettiamo in atto,
inconsciamente, appunto.
Maestri di strategie sono i politici,
a ruota i grandi manager,
più sotto sotto i capi ufficio
che suppliscono l’ignoranza con l’arroganza.
Sono strateghi gli allenatori di calcio,
strateghi i compilatori delle schedine del lotto,
strateghi i commercianti nel nascondere
le macagne della loro merce.
Strateghi sono i registi di spettacolo
anticipando o nascondendo visioni
e strateghi gli attori nel gesto
per cogliere un applauso sicuro.
Strategici i parlamentari
nel costruire codicilli viziosi
e strateghi giudici e avvocati
nell’applicare le leggi.
Oggi, privo di strategie
c’è solo il profugo ammassato sulla scialuppa
in balia delle onde e dei soprusi…
in molti reclamano una strategia,
e strategicamente si oppongono comunque…
ma quello che serve è solo una
cosciente operatività intelligente.