#182 - 4 febbraio 2017
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterŕ in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerŕ il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore č giŕ  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore č la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererŕ  l'amore per il potere, sia avrŕ  la pace (J. Hendrix)
Racconto

Lampo

di Ruggero Scarponi

Era un piccolo gesto segreto a sancire una serena intimitĂ .
Dai cinque agli otto anni era andato in vacanza al mare con sua madre.
Il padre restava a lavorare in città ma li accompagnava sulla Riviera dove affittava una stanza d’albergo per loro due.
Sua madre era molto bella e lui, sebbene bambino, ne era consapevole.
Quando passeggiavano per la cittĂ  o scendevano in spiaggia per i bagni non gli sfuggivano i molti sguardi che la seguivano.
Ma a parte suo padre, lui era il suo unico amore.
Dopo tanti anni ricordava ancora il sorriso luminoso e le tenerezze che gli elargiva, al mattino, appena sveglio.
A volte, durante il passeggio, nel tardo pomeriggio, sua madre s’intratteneva volentieri a parlare con un gruppo di conoscenti, pensionanti che dimoravano nel loro stesso albergo o persone conosciute in spiaggia.
Allora sostavano in uno dei caffé sul lungomare per gustare un gelato.
Mentre sua madre chiacchierava tranquilla, lui si metteva a giocare con i vari amichetti conosciuti in quei giorni di vacanza.
Sapeva, però, che sua madre, pur se presa dalla conversazione, mai lo avrebbe perso di vista e questo gli dava un piacevole senso di sicurezza e di benessere.
Alla sera, dopo cena, uscivano a fare ancora una breve passeggiata prima di andare a dormire.
Sua madre si cambiava d’abito e spesso indossava un vestito scuro che si allacciava sulla schiena.
Era allora che lo chiamava perché l’aiutasse tirar su la lampo.
Un gesto, immagino oggi, che molti uomini avrebbero compiuto volentieri al suo posto.
Purtroppo sua madre morì ancora giovane quando lui aveva solo nove anni.
Non si può dire per quanto tempo visse immerso nella tragedia, una perdita da cui restò segnato per tutta la vita.

Fu solo durante l’estate di qualche anno fa, dopo aver concluso gli studi universitari, che si decise a tornare nel paesino dove aveva trascorso le meravigliose estati con sua madre.
Ritrovò lo stesso albergo e vi prese una stanza per un breve soggiorno.
La sera, alcuni amici, lo invitarono a cena a casa loro, in una villetta che affittavano tutti gli anni per le vacanze estive.
Lì fece conoscenza con una graziosa coetanea. Cominciarono a uscire insieme.
Una sera furono sorpresi da un violento temporale proprio nelle vicinanze del suo albergo.
Lui la invitò a salire in camera e lei accettò.
Erano tutti bagnati e per scaldarsi bevvero alcuni bicchierini di un liquore forte e dolce. La stanza era al buio a causa del temporale che aveva fatto saltare la corrente elettrica. Lei disse che si era fatto tardi e che doveva rientrare a casa ma lui le chiese di restare. Non aspettava altro, rispose lei, con un sorriso malizioso.
Lui la baciò.
Lei gli accarezzò i capelli e poi con un gesto istintivo si voltò e gli chiese di abbassarle la chiusura lampo del vestito.
Nello stesso istante in cui lui faceva scorrere lo zip della lampo lungo la schiena della ragazza la stanza fu investita da una luce abbagliante seguita da un tuono.
Per un breve lasso di tempo gli sembrò di rivedere sé stesso, da piccolo, mentre aiutava sua madre ad allacciare il vestito scuro.
Ho saputo che in seguito ha sposato la graziosa coetanea ed ora vivono felici in una villetta del paesino sulla Riviera.

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