#170 - 22 ottobre 2016
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
Pagine Preziose

Meditazioni sul mare più antico della storia

Primo Mediterraneo

Sebastiano Tusa - Edizioni Storia e Studi Sociali

L’archeologo Sebastiano Tusa per spiegare il filo conduttore del suo recente saggio Primo Mediterraneo, Meditazioni sul mare più antico della storia nella nota introduttiva ha citato Fernand Braudel, uno dei massimi storici del XX secolo, che quando tanti anni fa si è chiesto “Che cos’è il Mediterraneo?†ha dato questa risposta: “Mille cose insieme. Non un paesaggio, ma innumerevoli paesaggi. Non un mare, ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altreâ€.

Questo saggio propone una serie di riflessioni sugli elementi di fondo che hanno caratterizzato la lunga vicenda mediterranea, dalla preistoria al medioevo. Il mare più antico viene esaminato quale luogo di confluenza e di diffusione di merci, saperi e culture nell'ambito dei vari sistemi mercantili che resero ricchi i minoici, i micenei, i fenici, i greci ed i romani. Ma viene investigato anche quale formidabile serbatoio di biomasse che hanno reso possibile la vita e lo sviluppo di numerose comunità costiere. Gli strumenti e i modi con i quali il Mediterraneo è stato frequentato e utilizzato vengono analizzati in senso diacronico, al fine di poterne definire l'evoluzione, le contaminazioni, i retaggi e le tradizioni. Un'attenzione particolare è dedicata perciò ai miti e ai riti connessi con il grande mare, elaborati dai popoli per comprendere ciò che risultava incomprensibile, ma anche per "difendersi" dai pericoli dell'andar per mare. Motivi di riflessione sono infine le complessità e le pluralità etniche di questo mare, che lungo i propri orizzonti ha consentito la formazione di un grande mosaico culturale.

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