Guerra
di Dante Fasciolo
Chiamatela come volete:
“Guerra a macchia di leopardo?,
“Guerra senza frontiere?â€, “Guerra liquida?â€
La geografia del mondo ne offre una così vasta varietÃ
che la guerra è ormai considerata realtà quotidiana
da vivere direttamente o indirettamente
ogni giorno in ogni dove.
Non ci sono più fronti, né soldati in prima linea,
né retroterra per rifornimenti e ricambi di truppe;
c’è solo un insospettato non-luogo
ove si esercitano inaspettati atti violenti di morte.
Mettere insieme antiche violenze,
odi mai sopiti, fanatismi religiosi,
cannoni, fucili, carri armati
e il loro immancabile interesse economico,
ricchezze smisurate e povertà assolute,
noia di giovani ricchi e speranze immature di altri,
e giorni e giorni di inconcludenti parole
che rimbalzano tra i summit di tutto il mondo
ove i grandi della terra,
sono tanto più grandi quanto più riescono
a trasmettere il nulla politico sottovuoto…
ecco il cibo dei nostri giorni.
Propositi di sicurezza, giustizia, pace
danzano leggeri nei Parlamenti democratici,
che intrecciano carezze e benefici
alimentando le nefandezze
di governanti dittatori di ogni continente.
T’oh! Chi l’avrebbe mai detto!?
Una bomba…100 morti…inaudito!
T’oh! Che assurdo! Che pazzia!
Un Kamikaze si è fatto saltare…altri 100 morti.
T’oh! L’ennesimo gruppo di ribelli che spara…
Milioni di lutti, il dolore si attenuerà nel tempo;
uomini, donne, vecchi e bambini in fuga,
speculazioni e noncuranza, accoglienza posticcia…
umanità alla deriva…
Le città distrutte, presto occorrerà ricostruire;
ma chi sarà capace di ricostruire autentica speranza
nel cuore di tutti gli uomini di buona volontà ?