#162 - 11 luglio 2016
AAA ATTENZIONE - Questo numero rimarr in rete fino alla mezzanotte del 19 aprile, quando lascer il posto al numero 350. Ora MOTTI per TUTTI : - Finch ti morde un lupo, pazienza; quel che secca quando ti morde una pecora ( J.Joyce) - Lo sport l'unica cosa intelligente che possano fare gli imbecilli (M.Maccari) - L'amore ti fa fare cose pazze, io per esempio mi sono sposato (B.Sorrel) - Anche i giorni peggiori hanno il loro lato positivo: finiscono! (J.Mc Henry) - Un uomo intelligente a volte costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti (E.Hemingway) - Il giornalista colui che sa distinguere il vero dal falso e pubblica il falso (M. Twain) -
Fotografia

Palazzo della Triennale - Milano

Le nuove donne del cacao

Mostra fotografica di Francesco Zizola

Le nuove donne del cacaoLe nuove donne del cacao

Dal 1° al 17 luglio, presso la Triennale di Milano, sarà possibile visitare la mostra fotografica Le Nuove Donne Del Cacao di Francesco Zizola.

Il fotografo, recentemente insignito del “World Press Photo 2016 – Contemporary Issue”, ha documentato lo straordinario lavoro di alcune donne che, in Costa d’Avorio, hanno iniziato a lavorare gli scarti del cacao per produrre sapone. Questo lavoro ha permesso loro di modificare il proprio status socio-economico all’interno della comunità.

Le nuove donne del cacaoLe nuove donne del cacao

Francesco Zizola indaga lo sguardo di alcune donne ivoriane coltivatrici di cacao che si affacciano su una nuova prospettiva della loro esistenza: ricavare il primo riconoscimento economico e sociale della loro vita grazie all’impiego in una fabbrica di sapone.

Le nuove donne del cacaoLe nuove donne del cacao

Il 26 settembre 2015 nel villaggio di Medoh, a circa 300 km da Abidjan, la città più importante della Costa d’Avorio, è stata inaugurata una fabbrica di sapone. La fabbrica nasce da un progetto di Solange N’Guessan, donna ivoriana alla guida di 18 cooperative di coltivatori di cacao, ed è destinata esclusivamente alle donne; le donne vi lavorano e guadagnano il primo stipendio della loro vita. A nessuna donna di questi luoghi è mai stato riconosciuto nulla, in senso concreto o simbolico, per il proprio lavoro, dentro e fuori le piantagioni.

Le nuove donne del cacaoLe nuove donne del cacao

L’idea di Solange N’Guessan è stata quella di trasformare l’antico modo di produrre sapone in una pratica moderna, facilitata da macchinari e accessibile fino a 100 donne del posto, riunite in cooperativa. Il sapone, come da tradizione, sarà prodotto con gli scarti della lavorazione del cacao, con ricadute positive sia sull’ambiente che sulla salute della comunità. Una maggiore diffusione dell’igiene personale aiuterà a contrastare le malattie epidemiche, mentre la raccolta dei gusci di cacao, che di norma restano a terra dopo il raccolto, aiuterà i terreni a essere più produttivi.

Le nuove donne del cacaoLe nuove donne del cacao

Per realizzare la fabbrica Solange N’Guessan ha stretto un’alleanza con i titolari di una fabbrica italiana di cioccolato, la Luigi Zaini S.p.A., dove le pari opportunità sono considerate un traguardo imprescindibile della responsabilità di impresa.

Le nuove donne del cacaoLe nuove donne del cacao

Francesco Zizola ha colto negli sguardi di queste donne la loro forza inscalfibile, la grande dignità e la fragilità del momento in cui si sono sentite consapevoli che la loro vita potesse cambiare, che avesse già cominciato a cambiare.

Le nuove donne del cacaoLe nuove donne del cacao

Inoltre, grazie all’aiuto della fabbrica di cioccolato milanese Zaini, a settembre dello scorso anno, è stata inaugurata un’azienda che ha dato lavoro a quasi 100 persone. Una vera rivoluzione per le donne ivoriane, abituate, nelle zone rurali del Paese, a occupare un ruolo ancora marginale.

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                            Info: www.triennale.org
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