#161 - 4 luglio 2016
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascerà il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
beni culturali e paesaggistici

In concomitanza con l’edizione romana de La Repubblica delle Idee

AuditoriumExpo - Parco della Musica - Roma

L'Appia da Roma a Brindisi

Mostra fotografica documentaria multimediale

Un’avventura magnifica e terribile,
terrena e visionaria.

Inaugurata dal Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini

L'Appia da Roma a BrindisiL'Appia da Roma a Brindisi

La mostra fotografica, documentaria e multimediale dal titolo “L’Appia ritrovata. In cammino da Roma a Brindisi†sancisce la riscoperta e la restituzione al Paese dell'intero percorso della prima grande via europea, da Roma a Brindisi, percorsa a piedi nell'estate 2015, a 2327 anni dall'inizio della sua costruzione, da Paolo Rumiz, Riccardo Carnovalini, Alessandro Scillitani e Irene Zambon.
Il loro itinerario - conclusosi il 13 giugno 2015 dopo 611 chilometri, 29 giorni di cammino e circa un milione di passi - ha consentito di tracciare finalmente il percorso integrale della madre di tutte le vie, dimenticata in secoli di dilapidazione, incuria e ignoranza. L’Appia.

L'Appia da Roma a BrindisiL'Appia da Roma a Brindisi

Ora sono essi stessi a raccontare un’avventura che potremmo definire magnifica e terribile, terrena e visionaria, vissuta attraverso meraviglie ma anche devastazioni, sbattendo talvolta il naso contro l’indifferenza di un Paese cinico e prono ai poteri forti, ma capace di grandi slanci ospitali e di straordinari atti di resistenza “partigiana†contro lo sfacelo.
Essi si augurano che un esercito di viaggiatori venga a prendere in mano il filo d’Arianna steso sulla mappa dello Stivale. È compito di ciascuno di noi, come cittadini, restituire alla Res Publica questo bene scandalosamente abbandonato, ma ancora capace - dopo ventitré secoli - di riconnettere il Sud al resto del Paese e di indicare all’Italia il suo ruolo mediterraneo. Appia è anche un marchio, un “brand†di formidabile richiamo internazionale. Un portale di meraviglie nascoste decisamente più vario e di gran lunga più antico del Cammino di Santiago.

L'Appia da Roma a BrindisiL'Appia da Roma a Brindisi

La mostra ci accompagna sui Colli Albani, sotto i Monti Lepini con le fortezze preromane sugli strapiombi, lungo i boscosi Ausoni che hanno dato all'Italia il nome antico e ai piedi dei cavernosi Aurunci dalle spettacolari fioriture a picco sul mare.
Ci guida nella Campania Felix, sui monti del Lupo e del Picchio e gli altri della costellazione sannitica, nell'Italia dimenticata degli Osci, degli Enotri e degli Japigi fino all'Apulia della grande sete.

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In questo itinerario, Paolo Rumiz e compagni non sono stati soli, ma hanno avuto altri compagni d'avventura, da citare in ordine di chilometri percorsi:Marco Ciriello, Sandra Lo Pilato, Michaela Molinari, Mari Moratti, Barsanofio Chiedi, Settimo Cecconi, Giulio e Giuseppe Cederna, Giovanni Iudicone, Franco Perrozzi, Cataldo.

L'Appia da Roma a BrindisiL'Appia da Roma a BrindisiL'Appia da Roma a Brindisi

Nell’occasione sarà presentato al pubblico anche il libro “Appia†di Paolo Rumiz edito da Giangiacomo Feltrinelli Editore e sarà disponibile il DVD in versione cinematografica di Alessandro Scillitani “Il Cammino dell'Appia Antica†prodotto da Artemide Film La mostra resterà aperta fino al 18 settembre 2016, tutti i giorni dalle 12.30 alle 20.30 (ad eccezione del periodo di chiusura estiva dell’Auditorium dal 1 al 28 agosto).

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