#149 - 22 febbraio 2016
AAAAA ATTENZIONE questo numero resterà in rete fino alla mezzanotte del 30 ottobre quando lascerà il posto al numero 357. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore è già  in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore è la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore supererà  l'amore per il potere, sia avrà  la pace (J. Hendrix)
alimentazione

Un rapporto Coldiretti, Eurispes, Osservatorio sulla Criminalità

Danni economici e rischio salute per i cittadini

Agroalimentare criminale

Un business da 16 miliardi di euro

Il recente rapporto agromafie accerta che i crimini nel settore agroalimentare in Italia registra un business di oltre 16 miliardi.
Questa cifra la dice lunga sulla diffusione delle organizzazioni criminali e sulla presenza del fenomeno sul territorio.

Agroalimentare criminaleAgroalimentare criminaleAgroalimentare criminale

In base ad un indice, le più alte presenze criminali si registrano sui territori di molte provincie del sud e ciò non dice nulla di nuovo, ciò che invece risulta preoccupante è la costante crescita dell’espansione della criminalità al nord d’Italia e in alcune zone del centro finora al riparo.

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C’è da considerare che in linea di massima il sud produce e il nord trasforma i prodotti alimentari.
E non è difficile dunque distinguere che la maggior parte dei crimini a sud sono di carattere burocratico-amministrativi (vedi rapporti Comunità Europea), mentre a nord sono reati più legati alla sofisticazione e alla distribuzione.

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In cima alla black list dei settori più colpiti dalle frodi salgono la ristorazione, la carne e le farine, pane e pasta sulla base del valore dei sequestri effettuati nel 2015 dai Carabinieri dei Nuclei Anti Sofisticazione (Nas).
E’ quanto è emerso alla presentazione del quarto Rapporto Agromafie elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla Criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare.
IL valore totale dei sequestri nel 2015 è stato di 436 milioni di euro con il 24% nella ristorazione, il 18% nel settore della carne e dei salumi e l’11% in quello delle farine, del pane e della pasta, ma settori a seguire sono vino, latte e formaggi, grassi e oli come quello di oliva.
Di conseguenza sono state chiuse 1035 strutture e sequestrati 25,2 milioni di prodotti alimentari adulterati, contraffatti, senza le adeguate garanzie qualitative o sanitarie o carenze nell’etichettatura e nella rintracciabilità.

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I 38.786 controlli effettuati dai nell’ultimo anno hanno evidenziato che uno su tre (32%) ha dato risultati negativi, ciò vuol dire che i controlli sono efficaci e porta il nostro paese ad un più elevato grado di protezione dei prodotti rispetto ad altri paesi ove i controlli sono meno efficienti; tuttavia il dato complessivo del business della criminalità calcolato in 16 miliardi di euro, (a fronte dei sequestri di beni effettuati) è ben lontano dall’essere scalfito.

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Il rapporto in questione si sofferma inoltre su aspetti collaterali rispetto al problema della criminalità agroalimentare. Tratta del mancato utilizzo, con conseguente perdita di reddito, dei terreni sequestrati; dei furti nella campagne di bestiame, attrezzature e prodotti; della fuga di capitali dalle banche verso gli investimenti della criminalità; l’uso di larghe fette di territorio agricolo utilizzato per discariche abusive con annessa ripercussione sulla qualità dei prodotti ivi coltivati e la salute dei cittadini; le frodi alimentari messe in atto attraverso vendita di prodotti on line senza certificazione.

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