#144 - 11 gennaio 2016
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero rester in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascer il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Alberologia

Ciclo sugli alberi seguendo l'itinerario divulgativo
del libro "Alberologia" di Antonio De Bono, edito da Osanna Edizioni

Dal vicino oriente

Mitologia islamica

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“Si dice, nella mitologia dell’Islam, che gli alberi e le rocce parlarono per primi al Profeta Maometto e solo successivamente fu incaricato, per il tramite dell’Arcangelo Gabriele, di divenire messaggero di Dio (Allah), sigillo dei Profeti” Inizia con questo riferimento il capitolo di “Alberologia” nel quale Antonio De Bona si sofferma sulla mitologia islamica riferita agli alberi.

Mitologia islamicaMitologia islamica

Dopo aver ricordato l’origine dell’Islam nella penisola araba, tra il VI-VII secolo per opera di Maometto; e aver ricordato che il popolo musulmano aderisce alle credenze attingendo totalmente al sacro Corano; l’autore si sofferma sulla parola di Allah (il Dio dei musulmani) il quale paragona un albero buono alla buona parola, così come metaforicamente la parola cattiva è invece quella di una “mala pianta sradicata dalla superficie della terra: non ha stabilità alcuna (Sura XIV, 24 e 26)”.

Mitologia islamicaMitologia islamica

Altri alberi ancora sono presenti nel libro sacro. Ad esempio, l’albero dell’Ulivo nell’Islam è ritenuto un albero cosmico, si trova all’origine del creato, centro e pilastro del mondo, come albero benedetto, fonte della luce grazie all’olio che da esso viene prodotto.

Mitologia islamicaMitologia islamica

Nel Corano la parola albero viene ripetuta per ben 24 volte, il solo albero di Olivo viene citato in quattro versi, mentre per tre volte viene nominato il Loto (o Kaki) e il Melograno viene menzionato una sola volta assieme all’Albero di Fico ed alla Tamerice.

Nella escatologia musulmana – parole conclusive di De Bona - si parla poi dello Zaqqum l’Albero Infernale, dai frutti amari e ripugnanti, il cibo dei dannati, idealmente contrapposto agli alberi dei frutti benedetti del Paradiso. Data l’assenza di foreste, nelle regioni islamiche la parola foresta non compare nel Corano, né bosco, mentre la parola palma e palmeto sono presenti diciassette volte.

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