#139 - 9 novembre 2015
AAAAA ATTENZIONE - Amici lettori, questo numero rester in rete fino alla mezzanotte di venerdi 05 aprile, quando lascer il posto al numero 349. BUONA LETTURA A TUTTI - Ora ecco per voi alcune massime: "Nessun impero, anche se sembra eterno, pu durare all'infinito" (Jacques Attali) "I due giorni pi importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perch (Mark Twain) "L'istruzione l'arma pi potente che puoi utilizzare per cambiare il mondo" (Nelson Mandela) "Io non posso insegnare niente a nessuno, io posso solo farli pensare" (Socrate) La salute non un bene di consumo, ma un diritto universale: uniamo gli sforzi perch i servizi sanitari siano accessibili a tutti (Papa Francesco) Il grado di civilt di una nazione non si misura solo sulla forza militare od economica, bens nella capacit di assistere, accogliere, curare i pi deboli, i sofferenti, i malati. Per questo il modo in cui i medici e il personale sanitario curano i bisognosi misura la grandezza della civilt di una nazione e di un popolo (Alberto degli Entusiasti) Ogni mattina il mondo un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosit, vengano a impregnarlo dei loro colori" (Fabrizio Caramagna)
Arte

Galleria della Tartaruga - Roma

Mino Delle Site

di Luigi Capano

La recente mostra antologica dedicata a Mino Delle Site (1914-1996) nella Galleria della Tartaruga : una trentina di opere scandiscono il percorso di un artista, catturato negli anni trenta – ossia nella stagione della sua adolescenza – dal mondo immaginale del secondo futurismo, lumeggiato a grandi linee nel celebre Manifesto dell’Aeropittura pubblicato sulla Gazzetta del Popolo il 22 settembre 1929 a firma di Balla, Benedetta, Depero, Dottori, Fillia, Marinetti, Prampolini, Somenzi, Tato.
Aeropittura, ma anche aeroscultura, aeropoesia, aeromusica…un ricorrente elemento animico sembra innervare questa seconda fase dell’avventura futurista. Le forme materiche fluttuano, concrescono, si sfaldano in un’atmosfera fatta di colori in movimento. Si vorrebbe sospettare con azzardo che quelle da questa siano generate: Il vento della creazione soffia dove vuole.

Mino Delle SiteMino Delle SiteMino Delle Site

Prendiamo, ad esempio, Decollo del ’32 o Domani del ’65, due opere in mostra. L’appiglio al dato sensibile è minimo; non vi è alcuna certezza prospettica: qui l’artista è, kantianamente, creatore del proprio intimo universo. Ho il punto di vista di un uomo che cade dalla finestra, fa dire Ernst Junger al protagonista del suo romanzo “Le Api di Vetro”: mi sembra una sintesi efficace della sensibilità aeropittorica, alimentata, senza dubbio, dall’entusiasmo, coevo alle giocolerie futuriste, per le imprese aviatorie di certi assi del volo come Baracca, De Pinedo e Balbo. Ma anche dalla volontà di rendere aereo, mobile, vitale ogni elemento del creato e , in primis, della creazione artistica: non più dunque l’antico artificio prospettico che mirava, per quanto possibile, a oggettivare l’immagine; bensì una visione policentrica che intende costringere l’osservatore ad interagire caoticamente con l’oggetto.

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