#138 - 26 ottobre 2015
AAAAA ATTENZIONE questo numero rester in rete fino alla mezzanotte del 3 maggio quando lascer il posto al numero 351. - BUONA LETTURA - ORA ANTICA SAGGEZZA - Gli angeli lo chiamano piacere divino, i demoni sofferenza infernale, gli uomini amore. (H.Heine) - Pazzia d'amore? Pleonasmo! L'amore gi in se una pazzia (H.Haine) - Nel bacio d'amore risiede il paradiso terrestre (Lord Byron) - Quando si comincia ad amare si inizia a vivere (M. de Scudery) - L'amore la poesia dei sensi ( H. De Balzac) - Quando il potere dell'amore superer l'amore per il potere, sia avr la pace (J. Hendrix)
Cultura e Società

Ciclo dalle pagine del diario "Conoscenda" dell'Editrice Conoscenza,
interamente dedicato al 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri

Testi - vignetta di Staino - illustrazione di grandi artisti

La Giustizia

Giustizia mosse il mio alto fattore;

fecemi la divina podestate,

la somma sapienza e 'l primo amore.[...]
. (Inf., III)

Dante nel De Monarchia aggiunge che:

la giustizia regna sovrana nel mondo quando risiede in un soggetto dotato di fortissima volontà e di sommo potere; ora, solo il Monarca è un soggetto di tal genere; quindi la giustizia regna sovrana nel mondo soltanto quando risiede nel Monarca. (I, XI)

Sotto questi aspetti Dante è del tutto medievale, la giustizia cala dall’alto, da Dio o dal monarca, e deve essere accettata. Ma attenzione, senza rinunciare al suo punto di vista, egli giunge a parlare di giustizia in un’ottica di moralità civile. La cosa peggiore che possa accadere a un uomo è non essere sottoposto a giudizio. Dice infatti degli ignavi:

Misericordia e giustizia li sdegna:

non ragioniam di lor, ma guarda e passa
(Inf., III)

La GiustiziaLa Giustizia

Essere sottoposti a giudizio è dunque un privilegio e poiché nessuno deve sottrarsi a questo momento è ovvio che ognuno dovrebbe tendere a operare, citiamo testualmente, per il “bene comune”. Il poeta dunque assegna alla giustizia un compito importante, morale e sociale e lo dice: il mondo è ordinato nel modo più perfetto quando in esso domina sovrana la giustizia. E aggiunge che la massima nemica della giustizia è l’avidità, la brama sfrenata di beni:

bisogna osservare che alla giustizia è massimamente contraria la cupidigia [...].
Eliminata radicalmente la cupidigia, non vi rimane più nulla che si opponga alla giustizia.
(De Monarchia, I, XI)

Dante sembra qui mescolare morale e giustizia. Tuttavia questa sua denuncia della cupidigia pare quasi parlare agli uomini dei nostri tempi.

AAAA ATTENZIONE - Cari lettori, questo giornale no-profit realizzato da un gruppo di amici che volontariamente sentono la necessit di rendere noti i fatti, gli avvenimenti, le circostanze, i luoghi... riferiti alla natura e all'ambiente, alle arti, agli animali, alla solidariet tra singoli e le comunit, a tutte le attualit... in specie quelle trascurate, sottovalutate o ignorate dalla grande stampa. Il giornale non contiene pubblicit e non riceve finanziamenti; nessuno dei collaboratori percepisce compensi per le prestazioni frutto di volontariato. Le opinioni espressi negli articoli appartengono ai singoli autori, dei quali si rispetta la libert di giudizio (e di pensiero) lasciandoli responsabili dei loro scritti. Le foto utilizzate sono in parte tratte da FB o Internet ritenute libere; se portatrici di diritti saranno rimosse immediatamente su richiesta dell'autore.