Tempi...moderni?
Scommettiamo che
di Giuseppe Sanchioni
Da sempre gioco le mie quattro tradizionali colonne del sabato al Totocalcio e, non essendo un esperto di pallone eseguo il rito senza troppa convinzione e soprattutto senza risultati tangibili. Insomma, da sempre aderisco allo spirito di ‘2 1 X’, la canzone di Claudio Baglioni: ricordate? È quella in cui si dedica il sabato pomeriggio alla schedina sognando di cambiare vita. Ma, ripeto, non sono un esperto di calcio, quindi lo ritenevo un risultato normale.
E poi, cosa scopro dai giornali? Che esiste da tempo un calcio-scommesse cha spazia dai professionisti in giù, un po’ su tutti i campionati e che decide le partite a seconda della convenienza e delle giocate! Ora capisco: per fare tredici con la schedina non bisogna essere degli esperti, non bisogna giocare a calcetto tutte le settimane, avere l’abbonamento a tutte le pay-tv. Non serve neanche leggere tutti i giornali sportivi del lunedì per studiare classifiche, marcatori, schemi, infortuni e squalifiche. Non serve perché indovinare i risultati prevedibili non fa vincere. Perché i risultati non sono conseguenza del gioco in campo, soprattutto quelli a sorpresa che fanno sbancare. Quello che serve è conoscere il contatto giusto che ti sappia dare la dritta giusta sulle partite giuste. Si tratta sempre di essere esperti, ma di altro tipo. Parafrasando qualcuno si può dire che questo è il calcio di relazione, bellezza. Sono curioso di leggere sui giornali in quanti altri contesti vale una regola simile, anche se qualche sospetto già mi è venuto…