Uno sguardo oltre i nostri confini
Festa nazionale in Norvegia
17 maggio a Oslo
Tra bande, stendardi e bandierine.
di Antonio Bruni
Il 17 maggio è il giorno della festa nazionale norvegese ma è soprattutto la festa dei bambini.
A Oslo sfilano cento scuole, ognuna con la banda, lo stendardo, le bandiere e i gruppi in costume. Cominciano le materne fino alle superiori, che poi nella notte festeggiano la fine del ciclo scolastico.
Non ci sono militari nel corteo, tranne la Guardia Reale a cavallo in chiusura.
L'aspetto più toccante è vedere l'orgoglio con cui i numerosissimi figli d'immigrati, dai volti di colori diversi, alcune ragazze con il velo, innalzano la bandiera nazionale e guidano i gruppi. E' il segno evidente di una piena integrazione nella comunità . Percorrono la strada principale, inchinano le bandiere davanti al balcone del Presidente del Parlamento e arrivano al Palazzo, dove ricevono il saluto della famiglia reale.
Tutti i partecipanti, anche gli spettatori, indossano il costume tradizionale o almeno coccarde, fazzoletti e bandierine. La festa celebra l'anniversario della firma della Costituzione a Eidswoll il 17 maggio 1814, preludio all' indipendenza prima dalla Danimarca e poi dalla Svezia (1905). La data coincide con l'8 maggio 1945, quando gli occupanti nazisti si arresero e per la Norvegia finì la guerra mondiale.La manifestazione si svolge in tutte le città e i villaggi del paese con parate, concerti, balli e tuffi in mare.
E' nel centro di Oslo il parco che ospita centinaia di sculture di Gustav Vigeland (1869-1943) che raffigurano, con potenza espressiva, i temi della vita: nascita, infanzia, amore, vecchiaia, morte.
Il tetto, passeggiata panoramica, del Teatro dell'Opera di Oslo (autore Snoetta, 2008) che ricorda nel colore e nel movimento un campo da sci.
Holmenkollen: era un ospedale sanatorio all'epoca della tubercolosi; ora ospita un ristorante e alcune esposizioni. E' accanto al trampolino olimpico. In inverno si può scendere dalla collina nel centro della capitale con gli sci.
La Norvegia non ha aderito all'Unione Europea, a seguito di referendum popolare, ma è associata all'area Schengen, alla EFTA e alla SEE. E' un paese ricchissimo, dopo la scoperta dei giacimenti petroliferi negli anni 60. La vita è, conseguentemente, molto cara ma il benessere, la protezione sociale e i salari hanno livelli altissimi.
Gli svedesi, che una volta superbamente pensavano di avere la supremazia in Scandinavia, oggi vanno a lavorare dai cugini norvegesi. Si può soggiornare senza quasi vedere la corona norvegese, perché tutto, dalle caramelle, ai giornali, agli autobus si può pagare con carta di credito. I fenomeni deteriori (malavita, corruzione, evasione fiscale…) sono a livelli bassissimi.