#369 - 1 dicembre 2025
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero del giornale - ultimo per il 2025 - ci accomapgnerà fino a NATALE e le Festività del VECCHIO ANNO. Allo scoccare della mezzanotte del 31 DICEMBRE con il Brindisi del NUOVO ANNO, andrà in rete il nuovo numero 370: GIOVEDI 1° GENNAIO 2026 - CORDIALI AUGURI DI BUON NATALE BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua à affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono più a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa è andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Attualità

Democrazia fra memoria e partecipazione
(non sottraendosi all’attenzione)

Ruolo partecipativo

di Amanzio Possenti

Ruolo partecipativo

Siamo frastornati dal ritmo delle notizie al punto che molte ci sfuggono dalla memoria che sembrano non avere più spazi per contenerle. E’ un guaio e un limite che non ci consentono di assecondarne e svilupparne il valore così che facilmente vengono dimenticate o via via sottovalutate. Si può agire in positività?

Qualche esempio.
-La seconda fase di Gaza, le truppe internazionali previste dal ’piano Trump’ e accolte dall’Onu, con la premessa di disarmare hamas: quanto sono fattibili e con quali tempi le due operazioni?
-La guerra in Ucraina: si parla di un ‘piano’ (americano e con scadenza di sei giorni per discuterne) che prevederebbe tra l’altro l’abbandono del Donbass e della Crimea a favore della Federazione russa, il dimezzamento dell’esercito di Kiev, il non ingresso nella Nato, fatto salvo - si dice - il possibile ricorso all’articolo 5 Nato nel caso in cui l’Ucraina si ritrovasse aggredita nella sua autonomia .

Ruolo partecipativo

Potrà Kiev accettare e la stessa Europa esserne favorevolmente coinvolta dopo più di tre anni di durissima guerra di difesa contro l’aggressione di Mosca? Come funzionerà in concreto la solidarietà-sostegno espressa in continuazione dall’Occidente? E il rapporto Usa-Russia? Sarebbe una pace giusta e durevole? O che altro? Sarà l’occasione per la pace? L’ Europa entrerà e come nelle scelte? (è in campo un nuovo piano Europeo). Tanti interrogativi pesano sul piano in 28 punti Tramp-Putin o 19 punti Europa.

-Le contrapposizioni interne fra centrodestra e centrosinistra su ogni aspetto della vita politica: se democrazia prevede dibattito anche aspro fra le parti su argomenti di interesse comunitario in vista di una soluzione idonea, nondimeno fa specie che l‘esercizio contrappositivo divenga consuetudine dando spazio permanente non solo alla necessaria critica ma soprattutto ad un permanente conflitto verbale. Che ne pensano i cittadini?

Ruolo partecipativo

-Europa intesa come Ue: ogni giorno emergono motivi di disapprovazione o di ok sulle scelte operative e legislative a seconda della adesione (o meno) alla Commissione e alle direttive (talvolta sorprendenti). Il concetto di unanimità sui provvedimenti (norma statutaria) è fra le situazioni suscettibili di modifica o resta un’indicazione inviolabile?
-Sappiamo convivere a livello di memoria e di attenzione con i quattro rimandi sopra esposti? ll timore della facile dimenticanza è costantemente presente. E’ negativo passarci sopra, delegando e basta. Il cittadino è chiamato ad esercitare il suo ruolo partecipativo per assicurare maggiore vigore alla democrazia: affinchè sia vissuta e resa attiva (a cominciare dal conoscere per capire e dall’affluenza ai seggi elettorali vincendo un disfattismo pericoloso).

Ruolo partecipativo

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