#369 - 1 dicembre 2025
AAAAAATTENZIONE - Cari lettori, questo numero del giornale - ultimo per il 2025 - ci accomapgnerà fino a NATALE e le Festività del VECCHIO ANNO. Allo scoccare della mezzanotte del 31 DICEMBRE con il Brindisi del NUOVO ANNO, andrà in rete il nuovo numero 370: GIOVEDI 1° GENNAIO 2026 - CORDIALI AUGURI DI BUON NATALE BUON ANNO e BUONA LETTURA - ORA PER TUTTI un po' di HUMOUR - E' da ubriachi che si affrontano le migliori conversazioni - Una mente come la tua à affascinante per il mio lavoro - sei psicologo? - No architetto, mi affascinano gli spazi vuoti. - Il mio carrozziere ha detto che fate bene ad usare WathsApp mentre guidate - Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono più a lungo degli uomini che glielo fanno notare - al principio era il nulla...poi qualcosa è andato storto - una volta ero gentile con tutti, poi sono guarito.
Attualità

La strage delle donne

di Amanzio Possenti

Esemplare ed encomiabile l’audizione di Gino Cecchettin, padre di Giulia uccisa due anni fa, alla commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio: un intervento il suo che stimola la società a non stare a guardare bensì a prendere coscienza dell’agire, in modo appropriato e positivo, affinchè fatti così agghiaccianti non si ripetano: ’ Non sono un politico – ha detto - sono semplicemente un padre che ha visto la propria vita cambiare per sempre. Due anni fa ho perso mia figlia e il mio mondo si è fermato, ma non potevo restare fermo anch’io’.

La strage delle donne

Da qui alcune indicazioni. Occorre ‘cambiare la cultura che genera la violenza’ altrimenti - riporto dal testo di Viviana Ponchia su ‘Il Giorno’ – ‘continueremo a piangere altre vite spezzate’. Nasce la necessità di un’educazione che è in se stessa prevenzione’, facendo sì che la società non giri la testa o minimizzi di fronte a casi di violenza di genere: una ‘educazione al rispetto, all’empatia, alla libertà reciproca’, da molto presto, fin dalla scuola d’infanzia. Affinchè si sviluppi nel nucleo familiare una precisa scelta antiviolenza, che sia elemento costante di comportamento. Giacchè, ha aggiunto, scrive ancora Ponchia: ’Non possiamo delegare ai tribunali ciò che spetta all’istruzione e alla famiglia’.
Nel ricordo di Giulia, occorre impegnarsi nei valori della educazione, che è scelta di prevenzione contro inaccettabili violenze che conducono a delitti crudeli nei confronti di tante donne.

La strage delle donne

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